Tagliate a piccoli dadi una fetta grossa di presciutto grasso e magro; tritate bene sedano e carota in tal quantità che ambedue facciano il volume
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Ponete al fuoco in una cazzaruola una cucchiaiata di farina e un pezzo di burro del volume di un uovo. Servitevi di un mestolo per isciogliere il
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fateli a tocchetti grossi quanto una noce e tenetevi per le teste a un volume alquanto maggiore. Gettate i pezzi nella pastella dopo averli infarinati e
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: se saranno venute bene le vedrete crescere a un volume straordinario, restando asciutte. Calde ancora, ma non bollenti, spolverizzatele di zucchero
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bastoncini, tagliateli a pezzetti del volume poco maggiore delle nocciuole e gettateli subito in padella a lento fuoco dimenandola continuamente
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composto con un uovo o due a seconda della quantità. Formate tante pallottole del volume di un uovo, schiacciate ai poli come il globo terrestre
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del volume, strofinatela tutta finchè l’abbia tirato a sè. Dopo ventiquattr’ore lavatela con acqua fredda diverse volte e così umida, strofinatela con
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Mancherei a un dovere di riconoscenza se non dichiarassi che parecchie ricette del presente volume le devo alla cortesia di alcune signore e
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Lievito di birra centes. 15, che in Firenze corrispondono al volume di un piccolo uovo.
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conoscere il punto della fermentazione calcolate che il pane debba aumentare circa tre volte il suo volume.
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Cuocetele in forno a temperatura moderatissima, avvertendo che quest’ultima parte è la più importante e difficile perchè, essendo grosse di volume, c
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La farina asciugatela al fuoco o al sole se d’estate. A questa pasta potete dare forme diverse, ma tenetela sempre sottile e di poco volume. Potete
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coriandoli a piene mani perchè questi fanno volume e costano poco.
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volume la cui materia, già preparata da lungo tempo, serviva per solo mio uso e consumo. Ve l’offro dunque da semplice dilettante qual sono, sicuro
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libri per cagione della memoria, che mi serve benissimo nelle cose lontane, ma pochis- simo nelle vicine, sicché alla fine di un volume rischio di non
volume di Dante; il fardello sprofonda, Dante sprofon- da; egli stesso, dopo sovrumani sforzi per toccare l'opposta riva, è lì lì per annegarsi; lo
sull'inginocchiatoio. Allora, quietamente, essa aveva chiuso il volume sdrucito e lo aveva posato sul cuscino: aveva abbassato la testa fra le mani, e il poco