, con gli occhi che le ridevano dì felicità... mi sarei messo a piangere come un bambino, ve lo giuro!... Ora la divisione coi miei fratelli è in via di
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Vi è passato il mal di capo? Ve lo faccio passare io, ballando.... Come no? Prima con me, poi con Nino.....Vi servo con le mie mani.
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Ve la riempiranno i nipoti, non dubitate!
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È un asino, e ve lo provo. Per la figlia di mastro Giovanni il cordaio non diceva lo stesso? E chi l' ha guarita? Don Saverio Teri, con la medaglia
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Ve lo dicevo io?...
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Ah! Chi ve l'ha detto? La zia Pina?
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Calmatevi, Iana!... Così fate peggio! Non ve n'accorgete?... Mali giorni, a chi ci ha messo le mani! Non so chi mi trattiene...
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Volete un dito di vino? Ve lo vado a prendere.
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Il mosto, avete dove metterlo? Ve lo manderò fino a casa; sarà meglio. E non chiacchierate troppo...
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Niente. Non ne parliamo. Ve ne prego...
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Nino, voglio essere chiamato, ve l' ho detto! lo sono sempre lo stesso. Ho aspettato, ingozzando bocconi amari. La gente mi domanda: Ebbene! E queste
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No, Nino! Ve lo giuro!...
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Chi vi capisce?... Voi mi nascondete qualche cosa, Iana! Ve lo leggo sulla faccia... Lo sento nella vostra voce... Mi nascondete qualcosa...
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Lo scanno! Ve lo scanno come una pecora, sotto gli occhi e me ne vado in galera... Ah! Perchè mi vedete bono, tranquillo, paziente?... Dio ne scampi
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L'opera mala! Ve lo giuro!... L'opera mala! Ve ne scongiuro non insistete!... Nino, scordatemi! Scordatevi di questa disgraziata!... Compassione
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che penseranno, di quel che inventeranno?... Oramai! Scordatemi! Ve lò chiedo come opera di carità!....
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Chi ve lo cantò alla culla questo terribile destino?....
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No, non l'amo !... Non l' ho mai amato!... Mi si sprofondi il terreno sotto i piedi, se non dico la verità! Ve lo giuro, Nino! Mai! Mai!... Ero nelle
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Siete misericordioso come Gesù Cristo!.... Grazie!..... Ma non è possibile!... Ve ne pentirete dopo....
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fu preferita. Il padre ve lo condusse, ma col cuore gonfio di duolo avendolo dovuto strappare dal seno della tenera mamma che lo bagnava di pianto. Non
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I seguenti tortellini, benchè più semplici e meno dispendiosi degli antecedenti, non sono per bontà inferiori, e ve ne convincerete alla prova.
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Ve li garantisco genuini e provati colla scorta di una ricetta che mi sono procurato da una famiglia di S. Maria Capua Vetere; vi dirò anche di
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Non ve lo do come piatto fine, ma per famiglia può andare.
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ciambelline furono insegnate col nome di beignets; ma la loro forma mi suggerisce quello più proprio di ciambelline, e per tali ve le offro.
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Per me, che si ribellano al mio gusto, le lascio mangiare ai contadini; ma, poichè ad altri potrebbero non dispiacere, ve le descrivo.
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Non ve lo do per un piatto fine; ma come piatto di famiglia può benissimo andare, anzi potrete anche imbandirlo agli amici di confidenza. A proposito
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per me? — Ebbene, gli fu risposto, se voi ve lo mangiate tutto, noi ve lo pagheremo. — Il brav’uomo non intese a sordo e messosi subito all’opera lo
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Questo è uno sformato da farsi quando i carciofi costano poco e ve lo do per uno de’ più delicati.
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Non è piatto difficile a farsi e però vi consiglio a provarlo, persuaso che ve ne troverete contenti.
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. Chiestane la ricetta la misi alla prova e riuscì perfettamente, quindi mentre ve lo descrivo, mi dichiaro gratissimo alla gentilezza di chi mi fece questo
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ve la do qui imitata perfettamente.
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Questo ve lo do per un dolce assai delicato e gentile. Mandorle dolci, grammi 150.
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Ve lo do per un buon ragazzo, questo Cesarino, e ve lo vendo col nome strano con cui lo comperai da una giovane e piuttosto bella signora, religiosa
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tempo di rammollire e quando ve ne servirete, gettate via l’acqua e lavatela. Sbucciate e pestate le mandorle in un mortaio, bagnandole di quando in
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volume la cui materia, già preparata da lungo tempo, serviva per solo mio uso e consumo. Ve l’offro dunque da semplice dilettante qual sono, sicuro
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. Eppure, se tu vai a Brescia, puoi ve- dere nella chiesa di San Filippo, appesa all'altare del Santo, una lingua d'argento, voto di Don Antonio, quando
Clemente e non poteva quindi essere ve- duta da Nene, continuava il pestar dei piedi sui gradini di legno, con qualche tonfo e vivi chiacchiericci dei
occhi celesti; il collo di ne- ve; la persona non alta, ma formosa; sopra tutto quella sua nuova espressione di fermezza e di contentezza, le davano un
morì un sass. Cunta su... GAITAN: Ma fa citto ve'... se sa mai... Mi seri su a specciai quand senti batt la porta. Voo a dervì e vedi sott on' ombrella
... SIGNORA: Io credo... che... LUIGI: Guarda che son stato a Mentana ve'... Non ho avuto paura delle baionette francesi io, e non voglio aver paura
felicità del mio avvenire, promettete di farla? - Tutto quello che vuoi, figliuola, sono il tuo servo... - ... È una grazia singolare, ve la dirò più
piccoli fili bianchi. - Beh! avete perduta la lingua? Di che si tratta? - chiese, ridendo, donna Concetta. - Ecco, donna Concettina, ora ve lo dico io
burla. Sono tre anni, capite, che voi ci andate ripetendo le cose più strampalate, con la scusa che ve le dice lo spirito: tre anni che ci fate
faccia ammalare, e lo faccia scartare dalla leva. - Figliuola mia, non è possibile. - E perché? - Perché non ve ne sono, di quelle medicine miracolose
completare il favore. Domani ho una piccola scadenza di cinquecento lire e non sono pronto… dovreste prestarmi voi, queste cinquecento lire e io ve ne dò
allo spirito buono, né al cattivo? - A nessuno di essi. - E perché? - Perché non esistono. - Chi ve lo ha detto? - Ma la scienza, ma i fatti: basta, mi
, in su, in via Pignasecca, ve ne era un altro, di Banco lotto; e sempre, nel raggio circolare di due a trecento passi, ve ne erano degli altri, di
, ve ne prego, andatevene fuori, - supplicava Margherita, vedendo che la figliuola fissava i suoi occhi, ora carichi di un'intensa collera, ora di un
, compare mio, non mi movo, ve lo giuro per la vista degli occhi! Guardo questa mangiata, niente altro! - E non uscite? - No. - Non parlate con nessuno? - No
perché tu veda e senta lo spirito. - No, non ve ne andate! - gridò ella sollevandosi sul letto e attaccandosi al suo braccio, con una stretta disperata