stesso che incaricarsi della sua felicità per tutto il tempo che dimora sotto il vostro tetto.»
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d'una casa, due gambe a rovescio, che oltrepassavano il tetto, oppure degli intrecciamenti di masse informi e confuse come battaglie fantastiche; e
angolo, una panca, una ciotola; il tetto nascosto dai ragnateli; il pavimento di mota lubrica; i muri di sassi tutti scon- nessi e cadenti. La strega
Marianna e Narciso MARIANNA: Buon giorno, mio ospite gentile... NARCISO: Buon giorno, mia bella pellegrina che ha voluto ricoverarsi al tetto del
tetto. Poi volle che suonasse dell'altra musica, e che gustasse un altro bicchieruccio di Cipro... Finché scoccarono, fra ciarle e complimenti, le undici
abbandonare quel tetto, quell'asilo. La portinaia sottovoce, diceva: - La marchesina. Senz'altro: ed era, quell'apparizione, come tutta la grande linea di un
ella voleva, per salvarsi. Ah che incubo, che incubo, udire il delirio della sua figliuola, la quale lo scacciava dal suo tetto e disperatamente