Un anno non è poi un secolo!...
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Bravo! Scialaquatore! Da oggi in poi bisogna pensare ai figli.....
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(Prende dei dolci dal vassoio presentato da Taddarita, e poi due bicchieri di vino dall'altra vassoio che porta attorno Caterina).
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Non vi, sarà bisogno, con l'aiuto di Dio! E poi, c'è quella santa lassù, che prega per tutti! Ah! se fosse qui, poverina! Come sarebbe contenta!
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Vi è passato il mal di capo? Ve lo faccio passare io, ballando.... Come no? Prima con me, poi con Nino.....Vi servo con le mie mani.
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Balletto. Poi, preludio.
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Camera di Iana. A sinistra, alla parete, altarino. In fondo, finestra e letto; A desera, cassettone e tavolino ZIA PINA e MASSAIO PAOLO, poi IANA.
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Date retta a me. Non vi confondete coi medici!... Non ne capiscono niente. E poi, hanno interesse a tirar le cose in lungo, massime quando sanno che
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Sempre così!... Subito le vengono le lagrime agli occhi!.. E poi quelle convulsioni!...
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Sfogliarlo poi!... Peccato mortale! O che avete oggi? Non vi ho mai vista così!
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(Pausa. Poi le si avvicina, e le parla quasi sottovoce, a intervalli, con accento di mano in mano più insinuante).
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Zitta!... Se viene vostro padre... Vi spiegherò poi, lana. Non piangete! Asciugatevi gli occhi...
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Non le dir nulla!... È in un momento cattivo... Si parlava di te or ora... Aveva anche cominciato a ridere... poi, tutt' a un tratto...
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(si allontanano, poi entrano in casa).
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(lana chiude gli occhi per risposta, mancando. Nino rimane quasi fulminato. In questo puntò, si sente più vicino il canto dei vendemmiatori, poi risa
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(Si avvia, poi si ferma per esclamare):
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Ah! Per ciò non volevi più vedermi? Per ciò non mi davi più retta?... Sbagli, lana!... L' hai sbagliata!... Voglio vederlo questo matrimonio... E poi
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(Accorrono, dal palmento, Mas. Paolo, Nino, Taddarita, la zia Pina, poi anche don Saverio e alcuni contadini)
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Prima la propria barba e poi quella degli altri.
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(Intanto che essi continuano a parlare, entrano, dalla porta di massaio Paolo, CATERINA con un gran vassoio di càlia, poi IANA con due bottiglie di
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Ponete il composto in mezzo ai dischi e piegateli in due formando così una mezza luna; poi prendete le due estremità della medesima, riunitele
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A vostra norma, della farina vedrete che ne assorbiranno da 20 a 30 grammi soltanto; ma poi dipenderà il più e il meno dal come riesce il composto.
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Per avvantaggiarsi, se avete un pranzo, potete fare il composto il giorno innanzi e friggerle la mattina di poi; anzi, se d’inverno stanno fritte per
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Spezzettò un pollo, escludendone la testa e le zampe, poi lo mise in padella quando un soffritto di lardone, aglio e prezzemolo aveva preso colore
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2a Il merito intrinseco di questo piatto merita poi l’impazzamento che esso richiede?
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Ora non resta che bagnare il pane, che avrete già preparato avanti con fette arrostite, grosse un dito e poi tagliate a dadi.
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che la farina sia ben cotta (10 minuti) rimovendola sempre; poi levatela dalla cazzaruola e stiacciatela alla grossezza di un dito perchè si diacci
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Allora aggiungetevi il resto del burro e il parmigiano grattato; versateli poi in un vassoio che regga al fuoco e sul quale facciano la colma e
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Tenetelo in una marinata come quella della lepre N. 325 per 12 o 14 ore. Levato da questa, asciugatelo con un canovaccio e poi preparatelo nella
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È poi tale la sua affinità coi carciofi che sotterrando i fusti di quest’ultima pianta, quando non dà più frutti, si ottengono i così detti carducci.
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1a Mettetelo a soffriggere nel burro, poi tiratelo a cottura col sugo di carne e uniteci del parmigiano quando lo mandate in tavola;
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Tagliatele a fettine sottilissime e lasciatele nell’acqua fresca per un’ora circa; poi asciugatele bene fra le pieghe di un asciugamano e
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Lessate le patate, sbucciatele e, calde bollenti, passatele per istaccio. Poi mettetele al fuoco in una cazzaruola coi suddetti ingredienti
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Tagliatelo a pezzetti, nettatelo bene dalle spine e dalle lische, poi ponetelo nella balsamella N. 89 e dategli sapore con sale quanto basta
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Prendete dunque un piccione grosso, ma giovine, dividetelo in due parti per la sua lunghezza e stiacciatele bene colle mani. Poi mettetelo a
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Lavoratela la sera avanti, prima sulla spianatoia il lievito senza i condimenti, poi in una catinella per più di mezz’ora con una mano aggiungendo a
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Sciogliete prima coll’acqua la farina e lo zucchero poi aggiungete il lardo.
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Le mandorle spellatele e seccatele al sole o al fuoco, poi tritatele finissime colla lunetta. Lavorate con un mestolo lo zucchero e le chiare per
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Ritiratelo dal fuoco e quando sarà tiepido o diaccio versate i rossi e poi le chiare montate.
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Copritene il fondo con uno strato di detta frutta e sopra distendete un suolo di savoiardi poi altra frutta, poi altri savoiardi e così di seguito
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Levate il gambo alle ciliege e disfatele colle mani unendovi qualche nocciolo pestato. Lasciatele così qualche ora e poi passatene il sugo da un
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L’uso si andò poi via via generalizzando e crescendo fino all’immenso consumo che se ne fa oggigiorno; ma due secoli addietro il Redi nel suo
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David poi Suzel.
SUZEL, poi Fritz
Fritz, Hanezò, Federico poi Beppe.
Suzel e i PRECEDENTI, poi David.
(Caterina fa entrare Suzel e poi esce).
Nicotera ministro dell'interno. Evidentemente poi lo scioglimento del Consiglio è stato una conseguenza della destituzione del sindaco. Questo quanto
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L'onorevole Imbriani ha presentato poi una domanda d'interrogazione al ministro delle finanze che è la seguente:
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presidente. … perchè la Camera decise di metterla nell'ordine del giorno; e poi verrebbe l'interpellanza Cavallotti, perchè la Camera così ha
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