foco... Che può farci? Io gli voglio bene. Amico degli amici, quantunque un po' manesco; non soffre che una mosca gli sì posi sul naso; ma chiassone! Oh
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Quando vi giungerà al naso l’odore della cipolla bruciata e vedrete tutta la carne rosolata per bene, anzi quasi nera, versate acqua fredda quanta ne
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C’era un prete in una città di Romagna che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico voleva mettere lo
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dimostrerebbero in questo, come in altre cose di maggiore rilievo, che hanno sempre avuto buon naso più de’ cristiani.
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rosso delle branchie; ma queste potendo essere state colorite ad arte col sangue, toccatele con un dito e portatevelo al naso, l’odore vi farà la spia
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, pollo e coniglio.» Alla parola coniglio diversi dei commensali rizzarono il naso, altri rimasero come interdetti ed uno di essi, che era l’intimo
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processione famosa delle Reli- quie. Un veneziano puro e pretto. Naso lungo aquilino, mento grosso un poco sporgente, labbra sottili. Cantava il basso
impetuosi tutti i muscoli delle gote, del naso, della bocca, del fronte, persino le orecchie, così che pareva proprio di vedere i primi lampi, di
civiltà; Negri con il naso camuso e le labbra grosse, vestiti di bianco. Questi so- no i doni che, quanto all'arte, porta a Venezia la Peninsula- re: e la
lunghe note profonde, vibranti come pedali d'organo, mentre la grande bocca si apriva al pari d'una caverna sotto al naso imponente. Fra tutte quelle
caldissima, sbadigliando, aspi- rando con le larghe narici del naso leggermente camuso gli effluvi acri e salsi del vicino canale, ed i profumi dei fiori
attenzione minutissima, e invasa da una crescente contentezza: "È lui" esclamò "lui stesso. Ecco il naso aquilino, il fronte alto, le labbra sottili, le
sonnellino traditore che stava ghermendola per il naso, e non vedendo più l'uomo davanti a sé, tutta spaventata per ciò che era accaduto l'altra volta
certo e che ne seguirà a punta di naso. Si calmi, stia di buon animo, poverina. Metta di aver trovato il suo papà. È una cosa più da ridere che da
de fa rostì la rostisciana lor sciori, l'oli di lampad? Signori non è proibito di pestarsi il naso. ( depone un gran mazzo di fiori e un canestro
la caldaia dell'acqua bollente pei maccheroni, gorgogliava. innanzi alla porta dell'osteria, l'oste, uno scaltro contadino dal naso aguzzo e dal
e malizioso, dal naso un po' lungo, un po' grosso, ma non goffo, dalla bocca infantile, rossa come un garofano, aveva un fascino di gioventù, di
fanciullo a suo padre. Una volta, che il padre gli aveva dato un pugno sul naso, facendolo schiumare di sangue, il ragazzo, furioso, gli morsicò la
nobiltà, un carattere di forza a cui spesso i subiti rossori del volto davano aria di violenza. Gli occhi bigiastri, il naso forte, i folti mustacchi
rapidamente, sedute una da una parte, l'altra dall'altra, col capo chino, col naso sul disegno, levando ed abbassando l'ago con un movimento monotono
formola, parola per parola. Egli si abbassava col naso sulla carta, miope quale era e schiacciato dai due che gli pesavano sulle spalle; e non sapendo, non
silenzio, comparve il professore, indossando una vecchia giacchetta tutta macchiata: raggiustandosi, con un moto ecclesiastico, gli occhiali sul naso
settantenne, curvo, mezzo cieco, sempre col naso sul registro delle giuocate, che si faceva ripetere tre volte i numeri, per non sbagliare e li
gobbo, col naso adunco, che pareva gli piombasse nella bocca rincagnata, sulle gengive senza denti, lavorava con molta flemma, e don Checchino, lo scialbo
grosso naso, che aveva sempre il suo aspetto ingrugnato di fanciulla che ancora non trova marito: e Fofò, il figliuolo, sempre contristato da una fame