348. Pasta Margherita
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allo spiedo con patate e insalata, N. 320. Dolci. Pasta Margherita, N. 348. Bianco mangiare, N. 415. Frutta e formaggio. Pere, mele, mandarini e frutte
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La mattina seguente col treno di Arona arrivarono a Musocco il cavalier Spazzoletti e la sora Ballanzini. Quello cadde nelle braccia di Margherita
Intanto sulla strada, che dalla stazione va alle case di Musocco, il sor Claudio Ballanzini conduceva la bella Margherita Spazzoletti, dandole il
brillavano le stelle presso la luna. Era insomma una notte che non si finirebbe mai di descrivere! L'anima di Margherita si tuffava in quella infinità
capotreno dà un fischio. - Presto, signori, per di qua. - Secondi posti, terzi posti. - Qui, su, presto. - Margherita! - Eccomi. - Dlen, dlen, dlen
schiudevano e chiudevano, senza far alcun rumore: i due vecchi servitori, Giovanni e Margherita, camminavano in punta di piedi, senza parlare, come ombre
aveva una zia: invano ella taceva, cercando di non udire i discorsi altrui, le esclamazioni di Margherita, la cameriera moglie di Giovanni, le domande
del cupo palazzo Rossi, accompagnata dal padre o da Margherita: egli aveva cavato il cappello, profondamente; ella aveva risposto al saluto, chinando
, sulle dolci colline che circondano Napoli: la vecchia Margherita l'accompagnava e, talvolta, anche il dottore osava uscire con la fanciulla. Quando
servitori, Giovanni e Margherita, cercavano di lavorare, la donna rammendando calze e maglie di seta, l'uomo copiando carte per un usciere del tribunale
offerta, fatta in tutta semplicità. Avrebbe potuto andare con Margherita, laggiù: l'aria era buona, la campagna, intorno, fresca e verde, la solitudine
. Egli non voleva mai che lo aspettassero: e i due poveri vecchi servi, Giovanni e Margherita, che egli aveva spogliati del denaro, che essi avevano
cameriera Margherita che rientrava anch'essa, un po' stracca. E bruscamente, mentre forse non avrebbe voluto parlarle, le domandò: - Come sta la vostra
Margherita, uardandosi vagamente intorno, come se non osasse abbassare gli occhi sulle sue gambe e sulle sue scarpe. Pure, lentamente, continuava a