Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: dita

Numero di risultati: 50 in 1 pagine

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Malia. Commedia in tre atti in prosa

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Luigi Capuana 2 occorrenze
  • 1891
  • Stabilimento tipografico di E. Sinimberghi
  • Roma
  • verismo
  • UNICT
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(si dà con le dita d'una mano su la bocca).

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(toccando la medaglia con gesto significativo e baciandosi la punta delle dita)

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La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

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Artusi, Pellegrino 28 occorrenze

Basta un bicchiere di latte e due uova a fare una minestra per quattro o cinque persone. Con un bicchiere e due dita di latte e tre uova ho fatto una

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pepe e versandogli sopra a gocciolini per volta due dita (di bicchiere) scarse di acqua, macinatelo colla palma della mano per farlo divenir gonfio

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distanza di un dito e mezzo per farne tanti quadretti in forma di mandorla. Prendeteli uno alla volta per stringere colle dita le quattro punte, due

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grammi 20 di burro e quando avrà preso colore versatevi due dita di marsala o di vino bianco nel quale avrete prima stemperato un cucchiaino colmo di

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sopra i lembi della pasta unendoli insieme colle dita e procurando che aderisca al burro in tutte le parti onde non resti aria framezzo. Cominciate ora a

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Fate una polenta soda di farina di granturco cotta nel latte. Salatela prima di ritirarla dal fuoco e versatela sopra la spianatoia, alta due dita

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di farina e dopo poco un pizzico di prezzemolo con mezzo spicchio d’aglio tritati e due dita scarse (di bicchiere) di vino bianco buono. Poi

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. Quando avranno preso colore da ambedue le parti, versate nel tegame due o tre dita (di bicchiere) di vino rosso e lasciate che, bollendo, l’umido

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Tagliate la spalla a pezzi sottili e larghi tre dita in quadro. Trinciate due cipolle novelline oppure tre o quattro cipolline bianche; mettetele a

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, digrassatelo e con questo e tre dita di marsala rimettete la carne al fuoco a bollire ancora, ma lentamente; mandatela in tavola con sugo ristretto

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base, poi tiratene due striscie larghe due dita e colle medesime formanti una croce a traverso, rinforzate la copritura; cingetelo all’intorno con una

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fuoco ad acqua bollente e i legumi ad acqua diaccia. Tagliate le costole dei cardoni a pezzetti lunghi tre dita circa e tirateli a sapore con burro e

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cominciano a piegare il capo; ma accertatevi meglio colle dita se cedono a una giusta pressione, essendo bene che sieno piuttosto poco che troppo cotti

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, basteranno un dito d’aceto forte, due dita d’acqua, zucchero a sufficienza, pinoli e uva passolina in proporzione. Prima di versarlo sul baccalà non è male il

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composto. Fate bollire grammi 30 di zucchero in due dita d’acqua e quando l’avrete ridotto a siroppo denso, ritiratelo dal fuoco e, diaccio che sia

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, facendone d’ogni metà quattro o cinque pezzi. Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o al più due dita ond’ella abbia modo di

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e grossa due dita almeno. Quando sarà così preparata versatele sopra il burro liquefatto servendovi di un pennello per ungerla bene alla superficie e

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Prendete una teglia nella quale il dolce non venga più alto di due dita, ungetela col burro e copritene il fondo con una sfoglia sottile di detta

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, col coltello o colla rotellina a smerli, tagliatela a striscie lunghe un palmo circa e larghe due o tre dita. Praticate in codeste striscie qualche

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rimpastatela e poi versatela in una teglia di rame unta e infarinata ove stia nella grossezza non maggiore di due dita. Fatto questo mandatela in caldana per

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Cuocetelo in una teglia ove venga alto tre dita circa, ma prima ungetela con burro diaccio e spolverizzatela di zucchero a velo o di farina.

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spolverizzata di pangrattato, ove alzi due dita circa e cuocetelo al forno; questo dolce prenderà l’apparenza del pan di Spagna che spolverizzerete dopo

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da fare il filo (presane una goccia fra due dita), spalmate ogni pezzo con un pennello. Se lo zucchero vi si rappiglia durante l’operazione (che è bene

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Grattate la cioccolata, mettetela nel latte e quando questo comincia a bollire gettateci lo zucchero e i savoiardi, sminuzzandoli colle dita

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Prima preparate la colla di pesce ed è cosa semplice: pigiatela colle dita in fondo a un bicchiere, e coperta d’acqua, lasciatela stare onde abbia

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La colla di pesce si prepara avanti in questa maniera: Si mette al fuoco con due dita d’acqua, si fa bollire finchè l’acqua evaporando in parte, si

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buco in mezzo nel quale il composto venga alto due dita almeno e versategli in fondo e attorno grammi 50 di zucchero sciolto al fuoco, ove gli farete

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. La dose dell’aceto regolatela coll’assaggio, ponendone, cioè, poco da prima ed assaggiando il siroppo in due dita d’acqua per aumentare la dose al

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IL MAESTRO DI SETTICLAVIO

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Boito, Camillo 4 occorrenze

il secondo accordo nascesse sotto le lun- ghe dita. Finivano per cantare senza nessun accompagnamento, salvo le battute d'aspetto picchiate dal maestro

Antonio aveva le mani così scarne e le dita così slogate, che con le unghie poteva toccar l'avambraccio. Era un miracolo di elo- quenza, un miracolo

s'annebbiava la seconda parte, svaniva la cadenza. Ma a forza di studiare, la marcia tornò tutta intera, tale e quale, nella memoria e sotto le dita

nomi, e numerava sulle dita: "Sette". "Puoi stare certo che per l'una ragione o per l'altra, col bel garbo o villanamente, tutti, in conclusione, ti

IL PAESE DI CUCCAGNA

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Serao, Matilde 16 occorrenze

. Il marchese si era seduto accanto al letto e le sue dita nervose giuocavano con la frangia bianca della coltre: - Perché hai tanta paura? - interrogò

di cui è ripiena si liquefà sulla lingua; e la sfogliatella frolla, rassa, rassa,grossa, due dita alta, con la pasta che si sfarina, mangiandola, e

dalla solita foglia di vite. Carmela si mise a rosicchiare le castagne, piano piano, bevendo ogni tanto due dita di vino. - Volete favorire? - disse

teneva gli occhi fissi sul suo piatto, mangiando macchinalmente; Luisella taceva, rotolando palline di mollica fra le dita, e la piccola Agnesina, savia

passava sul suo capo; non parea sentisse il fine soffio di freddo, che la sera di autunno metteva nella cappella e guardando fra le dita la faccia dolorosa

di seta nera: e nei suoi gesti a scatto la fattucchiara occava occavacon le dita, ogni tanto, questo corno. Stava seduta, accanto a una larga tavola

capezzale dell'inferma, e tenendone la sottilissima mano fra le mani, sentiva ogni tanto le dita scarne della sua creatura appoggiantesi un po' di più

fra sé, agitando le dita come se misurasse, guardandosi la persona, contando e ricontando. - Dieci metri, sì, dieci metri basteranno… - Cinque canne

tabernacolo di pietra, sorge la statua del santo patrono, in marmo, guarda il Vesuvio là presso, e sta con due dita levate, in atto di comando. Il patrono

sulla scrivania, ma le dita vi giuocherellavano sopra. E don Gennaro sorrideva, fumando la sua eterna sigaretta: senza però averne offerte ai suoi

ricordo a tutti. E si appartarono, uno alla volta, con lui, nel vano della finestra. Egli li guardava in faccia, toccava loro la mano, con le dita

flanella sino alla punta delle dita, la ragazza co' suoi grossi occhi sempre opacamente malinconici e le tumide labbra che si gonfiavano di una continua

marchese ebbe strette due dita molli e umide, che don Pasqualino gli stendeva. De Feo risalì verso Tarsia, Cavalcanti discese verso Toledo: andava al

ti posso fare, io? Raffaele, intanto, continuava a posare la mano sul fianco, tenendo il cappelletto sospeso a due dita: ogni tanto, distrattamente e

occhi dolorosi, su donna Concetta dalle dita inanellate e dalla frangetta incipriata, Concetta, la bella, robusta e ricca usuraia, sorella di donna

tavolino vi era un bicchiere, con un paio di dita di vino bluastro, il grosso vino pesante di Sicilia. Per terra non si era spazzato da tempo: le

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