essere. Allora uno sgomento misterioso, una vergogna immensa la invadevano. Tentava di distrarsi, contemplando in alto le storie dell'arcone, la
le gravi catene, contemplando la pietra, sulla quale il carnefice nel buio tagliava il capo dei condannati, e calpestando la soglia della porticina, da
grazia. E tacque, come contemplando nella penombra del salone tutto lo splendido miraggio di fortuna, che la sua fantasia eccitata gli faceva palpitare