ogni resto di pietà? Vuoi che ti canti una melo- dia in Mi minore per impietosirti? Poi, pensaci be- ne, l'umidità del carcere, la mancanza di moto
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diversi; lo stesso mare, la stessa spiaggia nella stessa stagione non ha mai la stessa tinta l'un giorno e l'altro. Ad ogni moto dell'acqua
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sinistro, quasi di truce, come alcuni ritratti del Tintoretto; poi, come in quei ritratti, a poco a poco dal moto delle labbra - le labbra nei ritratti
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, con un grande fruscìo di stoffe seriche, aprendosi il corpetto, macchinalmente, con quell'affettuoso e istintivo moto materno. Ma nel salone di
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ispirava quella figura femminile, al suo passaggio vi fu un mormorio quasi ostile e come un movimento di repulsione tra la folla. Ella ebbe un moto
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tenerezza e di passione, che il medico represse un moto d'impazienza. - È ammalato? - domandò. - Nossignore, nossignore, sta benissimo, che Dio lo benedica
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la colpivano nella persona o nella faccia, ma ella faceva solo un picciol moto per pararsi, sorrideva al fastidio, e si ripuliva la faccia con un
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pensoso. La portinaia, sulla soglia del portone, li vedeva andar via lestamente, verso Toledo, dove ci era il moto, la luce e l'allegrezza, e malgrado
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al pericolo. - Voglio il dottor Amati, - diss'ella a voce forte, levando la testa dal cuscino, con un moto singolare. E parve anzi al vecchio che ella
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, con un moto quasi impercettibile, procedevano in avanti gli ordini religiosi napoletani. Monaci bianchi, e neri, e marrone, monaci scalzi o con gli
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rivolgersi direttamente a nessuno. - Perché non ha dato prima i numeri? - strillò Colaneri, raggiustandosi il colletto con un moto pretino. Nessuno gli
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moto nervoso che ella faceva per reprimere i singulti, addossata alla spalliera del suo seggiolone la povera donna udiva quell'angosciosa confessione
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silenzio, comparve il professore, indossando una vecchia giacchetta tutta macchiata: raggiustandosi, con un moto ecclesiastico, gli occhiali sul naso
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sulle spalle, con quel moto familiare. Alla fine le donne, dopo che erano state frugate, una a una, da una soprintendente al lavoro, per vedere se
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camicia, tiravano con tutte le loro forze la fune: e la fune saliva con un moto impercettibile, con uno scricchiolìo, come se si spezzasse. Ma tanto
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di carta, perché i servi non si accorgessero del contenuto, il marchese aveva un moto di mortificazione, e apriva nervosamente la busta, con una
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Accademia della crusca
