zeppa di gente, che una presa di tabacco - diceva Giovan- ni tabaccone - non avrebbe potuto cadere in terra, vede il pavi- mento nudo in larghi spazii
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sopra una spalla lungo, stretto alle an- che con pieghettine trite, ondeggiante in gonfi svolazzi o libero di cadere in larghi piani ed in ampie curve
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bengala. Passando sotto un ponte, nel rio stretto e buio, udirono un corpo cadere sui gradini e due persone, che s'erano fermate a guardare, dirsi
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cadere. Il nome del Moro mi rammentava i raccapricci d'infanzia, quando il mio vecchio servo Giovanni raccontava le prodezze del famoso assassino, il
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, senza riflettere, si lasciò cadere sopra di lui. Il topo non cade due volte nella medesima trappola. La sora Spazzoletti vide che i suoi vicini se ne
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rispettosamente le labbra e con una voce, in cui si sentiva una profonda commozione, soggiunse: - Badi a non cadere, perché io dormo di sotto. E ridendo e
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collarino pretino assente; ma il modo di guardare, facendo cadere lo sguardo dall'alto, era tutto un insieme di linee, di moti, di atti così
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ogni tanto, con l'aria seriamente compiaciuta di persone soddisfatte, crollando il capo, ogni tanto, per far cadere i coriandoli dai capelli o dalle
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vacillare la fiammella della lampada a petrolio. Sul pavimento dissestato del cortiletto, continuava a cadere la pioggia, coprendo qualunque altro
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povera di altro colore e uno scialletto nero che volentieri esse lasciavano cadere sulle braccia, per mostrare il busto e un fiocchetto di nastro rosa
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che l' assistito i aveva messo. I due scendevano pian piano la scaletta, poiché l' assistito inacciava sempre di cadere. Fino a dargli braccio l'usuraio
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punto di cadere in un abisso. - Hai ragione, Luisella, hai ragione di maltrattarmi, di calpestarmi col tuo disprezzo. Hai ragione tu, sono un cattivo
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piatto, mormorava parole sue, sull'acqua: poi vi bagnò un dito, lasciando cadere tre goccie sulla fronte di Carmela che, a un suo cenno, si era inclinata
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trionfalmente la sartina, con gli occhi sempre fissi sul piattello, per non far cadere il sugo. - Mattina e sera! - strillò, dalla soglia, il garzone
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ronzarsi il sangue nelle orecchie e fu per cadere. Dovette stare un minuto buono appoggiato allo stipite di pietra di quel portone del palazzo San Giacomo
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Accademia della crusca
