riduco in uno stato di completo istupidimento, un vero asino; allora non penso più a niente e non mi annoio più. No gh'è atro. - Io diedi in una risata
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d’allora, e penso anche adesso, che i grandi tipi di bellezza artistica non sono se non il riassunto più compendioso e semplice di più tipi, il
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, sicchè non trascina dietro a sè se non gli avidi di nuove ricerche. Ma ai vagheggiamenti di quest’arte si aggiunse improvviso, secondo clic io penso
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, dallo svolgersi sempre garbato delle ciocche e dei veli tenuissimi che incorniciano tanta bellezza. Se dall’arte del Perugino, come io penso, fu messo
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mutano di natura; forse voi pensate che di riserve in nome del diritto nazionale noi non abbiamo bisogno, ed io penso un po' come voi. Così, perchè
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L'onorevole Crispi disse, un giorno, che la risposta al discorso della Corona doveva essere come la sintesi del pensiero nazionale. Io penso che, nel
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. Voltò via e non si lasciò piú vedere per ventiquattro ore. Finalmente pensò di parlarne a Demetrio, il solo che poteva dargli un consiglio sincero e
... Allora Demetrio finse di entrare nella porta del fiorista, ma vide che il cane gli andava dietro. Pensò se c'era vicina una chiesa con doppio
cioccolata." "Addio, uomo felice!" gridò Demetrio e pensò, quando l'altro fu uscito: "Che gli manca per essere felice? Se avesse una camicia di piú
bambino seguitava a tempestarlo di dimande sulle cose che vedeva nelle botteghe e nella strada. Pensò di scrivere a Paolino che per il momento non era
cuore e penso che se il povero Cesarino legge nelle mie intenzioni, non può che approvarmi. Anche la sua posizione è buona. Dicono che sia molto ricco
silenzio, duro e arcigno da una parte, tedioso e incomodo dall'altra, durante il quale il Pianelli pensò se doveva inghiottire l'orgoglio e commuovere
di un usciolino, facendo tutt'insieme un ingombro che non ne lasciava uscire nessuna. Il cavaliere le pensò in blocco e tanto per tastare terreno
avesse un motivo per essere in collera — la Carolina l'aveva sempre conosciuto per un ragazzo permaloso e testardo — pensò di parlargli a voce, di
c'era bisogno di cacciarlo via. Ci pensò lui a non lasciarsi vedere. Dopo il suo colloquio con Beatrice, dopo la scenata col Chiesa, dopo la predica
poteva ricorrere? Non al Bianchi, non al Miglioretti, poveri diavoli, che stentavano a finire il loro mese. Pensò un momento al cavaliere Balzalotti
cercò con un'occhiata rapida e fuggitiva la madre e la figlia che camminavano innanzi ... Ma non pensò nulla di preciso. Solamente si sentiva un poco
chiasso che facevano quei ragazzi di là, picchiando nella cassa della legna ... Pensò che il sor Isidoro era un pazzo, fallito dieci volte per la sua