, tantochè forse non se ne parlerebbe se non ci fosse pervenuto il noto sonetto di Agostino, ov’è veramente riassunto un programma eclettico. E sopratutto si
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dal biografo appresa a Bologna, ov’egli venne poco più di venti anni dopo la morte dell’ammirato maestro, ossia quando le memorie di lui sopravviveano
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senso della grande tragedia! Il Francia si trovava bene quando gli era data a dipingere una scena quieta, ov’egli potesse far trionfare la bellezza
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. Sono bellissime le sue medaglie, specialmente quella ov’è rappresentato il Bentivoglio e l’altra ove il papa volle la sua effigie. Se, come pensa il
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, meraviglioso giovane sui ventitrè o ventiquattro anni, a cui il Francia regala il suo ritratto, dipinto di sua mano e dedica un sonetto, ov’è la più
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caro per la sua fedeltà ai principi del quattrocento, per la sua inconsapevolezza dell’ulteriore svolgimento (ov’egli maldestro avrebbe potuto
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giacenti in terra, si è ricordato della bellissima Pace del Francia, ov’è niellato lo stessosoggetto. E un affresco pregevolissimo per la spontaneità delle
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Pace in S. Petronio, ov’egli dipinse storie della vita di Cristo e della Madonna in concorrenza con Girolamo Marchesi, detto il Cotignola, con
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