un fantasma bianco, e riconosciuto la signora svizzera; ma non gli era riuscito di scoprire dove si fosse rimbucata, non essendo possibile
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piú nulla. Aveva davanti a sé un bianco fantasma confuso dentro una nuvola, sentiva nelle orecchie il rumore d'una voce compassionevole; ma fatto
fantasma del Duomo, al di là degli orti, nel chiaro sfondo d'un bellissimo cielo di marzo. Aveva scritto al Martini, per invocare altre ventiquattro ore
capo, e questa volta non era piú un fantasma, ma Giovann dell'Orghen in carne ed ossa che da alcuni giorni si era preso in cura il malato. Questi si