, dove pareva che non avesse trovato l'accoglienza trionfale che s'aspettava; e fin dalla sera innanzi era stato inteso raccontar a un cameriere la sua
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sguardo, la mente vacillava un momento, e s'aspettava con un senso quasi di trepidazione l'ultima visione di Dante, i tre giri di tre colori e d'una
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la sua pancia vanitosa. Macchinisti italiani! Egli si aspettava di peggio. Americani o inglesi avevano ad essere. Ma la pitoccheria nazionale non ne
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piazzetta si unì a loro la cameriera veneta, che le aspettava, tenendo fra le braccia altre robe. Essendo quella l'ultima visita ch'essa faceva a prua
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, memore di Garibaldi: un paesaggio vasto e semplice, che aspettava il sole, in silenzio. Lontano fumavano dei vaporini che venivano verso di noi.
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Ma qui un'altra scena pietosa m'aspettava. Un crocchio di vecchi, donne e uomini, circondavano il Commissario, chiedendogli protezione e consiglio
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ripeteva i nomi. Si aspettava un sovrano? Si aspettava almeno l’ambasciadore di un gran potentato? A Ponte Milvio attendevano in gran pompa i dignitari
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. Michelangelo, che avea coscienza del suo valore, aspettava la lode degli artisti di Bologna; ma o gli paresse di conseguirla scarsa dal Francia, o che questi
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Io mi aspettava, se non altro, quella benedetta ed invocata riforma del Senato, poichè un uomo politico che per trent'anni non ha fatto che parlare
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avrebbe esitato un minuto. Aspettava con ansietà il giorno della sua prima comunione. Forse Dio in quel dí avrebbe avuto pietà di lei, avrebbe ascoltato
mai mosso dal canapè e dal tavolino, a cui si sentiva appoggiato, perché temeva, alzandosi, di cadere in terra come uno straccio. Aspettava quasi che
benefattore non si aspettava cosí presto la visita. Forse non aveva ancora formato in testa un piano, e còlto cosí all'impensata era in paura o di far
. "Tè, tè." In mezzo alle sue tribolazioni egli non aveva mai disperato; però non se l'aspettava cosí presto. Ma che diavolo aveva in sé quella benedetta
baffi, il redingotto e il cilindro ancor nuovo fiammante. Mentre si aspettava, lo zio, che aveva il cuore contento, prese un'orecchia di Naldo tra le
care tenerezze, rispose: "Mi rincresce ve', ma questa volta non posso proprio davvero." Cesarino, che non si aspettava un rifiuto, indovinò subito da
? come poteva muovere le mandibole che parevano scassinate? la sonnambula lo aspettava in silenzio, senza dare nessun segno di impazienza, senza mandare
pensieri. Demetrio le scrisse una volta che aveva bisogno di parlarle e che l'aspettava a Milano. Quando si trovò di nuovo in casa sua e che girò gli occhi
mestola in mano davanti al camino aspettava, cogli occhi tuffati nella pentola, che la minestra finisse di cuocere. A tavola i due fratelli mangiarono di