del bel sonno della fanciullezza, e si addormentò un'altra volta. Il cane, colle quattro gambe tese rigidamente sugli scalini e col corpo quasi
Demetrio non rispondeva piú, si addormentò a poco a poco nelle sue braccia. Lo zio, muovendosi tutto d'un pezzo e camminando quasi seduto per non
occupare il posto del suo povero papà, tuttavia, vinta dal sonno facile della sua età, verso le undici si addormentò. Ma la mamma contò tutte le ore e