ancora della rettorica!... Paolo Dinolfi guardò un momento negli occhi l'ingegnere Ferrieri. - Lei può dunque garantirmi l'autenticità di questo
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da lavoro, aveva dato ordine che nessuno fosse introdotto per quel giorno nel suo studio. Se negli anni della sua prima giovinezza si era parlato di
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contrasto fra il rispetto, fra la devozione un poco meravigliata che si leggevano negli sguardi di quanti lo circondavano, e l'intima sfiducia di esserne
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lasciava annegare i suoi sguardi negli spazii profondi, e un brivido gli serpeggiò pel corpo quando gli amici si volsero a lui, strappandolo un po
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si confonde con lui. - Io son la regina, canta negli inni del Rik; io porto Mitra, Indra, Agni, gli dei Asvini e gli altri tutti. Per mezzo degli Dei
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manifestazioni; e lo scrittore naturalista in traccia di fatti significativi, ne trova, negli ambienti corrotti, nei tipi degenerati, nei casi patologici, una
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insignificanti, puerili, senza fondamento e senza valore. Puerili in sè stesse, e non perchè concepite da un ragazzo. Quando fui molto più inoltrato negli
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Un lampo era passato negli sguardi del maestro Albani. Il Natali, senza far rumore, si era alzato, aveva scelta una tela e dispostala sul cavalletto
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ballante dalla cintura di cuoio, i piedi nudi negli zoccoli di legno, faceva strada in silenzio. Dinanzi alla scala, le paure della marchesa si
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suo sospetto, rimproverandosi di averlo concepito. La più grande dirittura si leggeva negli sguardi dell'amico; egli ne conosceva l'antica nobiltà
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Qualche volta egli lasciava pesantemente cadere la testa, stringendosi la fronte tra le mani. La baronessa tentava di leggergli negli occhi il
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splendeva negli occhi della baronessa, ancora tutti umidi di lacrime. Che mano disgraziata egli aveva! Avrebbe voluto riscattare a prezzo di sangue
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che ci circondano!... Tu solo, tu solo sei nobile e generoso, tu solo mi hai amata.... - È vero? Strettamente abbracciati, gli occhi negli occhi
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intelligibile negli arabeschi di un piccolo stemma; la carta sostenuta, perlacea, sparsa di stelline; la calligrafia di una eguaglianza perfetta: «Se
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a visitare la casa. Niente di ricercato nè di pomposo. Una grande comodità in tutto, nella disposizione delle camere, nei mobili, negli ampi
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gaiezza di quel volto, della luce strana che le brillava negli occhi, dell'aria disinvolta, padrona di sè. Entrò. Il bambino piangeva. La fattora se lo
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, per nulla capisci, se il lampo dell'amore potesse durare? Marta fu colpita, dalla luce straordinaria che brillava negli occhi di sua madre
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pazzi amori, quando si mostra negli espedienti dell'egoismo; la sua anima non è corrotta sino all'eccesso, ma è spesso cinica, in qualche momento fa
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pigliar posto fra i migliori racconti italiani di genere intimo pubblicati negli ultimi tempi.» G. DEPANIS, nella Gazzetta letteraria di Torino
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profondamente vero e ritratto con meravigliosa efficacia di rappresentazione. - Esse rispondono dunque alla tendenza del pensiero moderno. «Negli Alpinisti
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, la pelle lucida e piena, lo sguardo lucente; una certa eleganza campagnuola negli abiti, che le sue membra riempivano fino a tenderne le cuciture
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del genio negli occhi, irrequieto, simpatico, doveva pur piacere a Marta; e non vi era nessuna ragione perchè non potesse piacerle Anselmo Bianchi
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parte e nessuno può cambiarla. Negli ultimi tempi non andavo più nemmeno a messa; egli veniva a casa a qualunque ora, in quello stato, e se non c'ero
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