?... Girando uno sguardo sul tavolo, scorse le lettere, un ritratto. Vide che le sue labbra tremavano. - Oh, scusa.... E balbettata confusamente quella
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16 novembre. Silenzio! silenzio!... che meraviglia!... ascoltate! Basse, umili, incerte, delle voci si levano confusamente, in un limbo di attesa
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confusamente le loro figure dagli sguardi immobili, insostenibili. Il vento che passa per le fessure delle imposte, che s'ingolfa pei corridoi, ha dei
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