Sotto il nome di biancheria intendete, le mie ragazze, ogni panno di lino, di canape, di cotone, di color bianco; a biancheria appartengono adunque i
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, abbatte l'animo, corrompe i costumi. Le temperanti ragazze non sono ghiottone, e si contentano di cibi semplici; imperciocchè quanto più un cibo è
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Le ragazze gentili e ben costumate non si tirano il moccio in bocca, nè per la canna del naso facendo quel certo scroscio, nè lo raccolgono colla
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Le gentili ragazze non gridano parlando come se chi ascolta fosse sordastro, non abbuccinano, cioè non assordano colle strida, nè intronano gli
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l'origliare è riprovevole in ogni educata persona, è cosa insoffribile nelle ragazze e peggio ancor sarebbe se, dopo d'aver origliato, riportassero ciò che
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d'aver noia: come vedete, le mie ragazze, ciò non dovete fare in compagnia, perché sarebbe lo stesso che dire a chi sì trova presente : I vostri
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Care ragazze, non gustate mai cose di sottecchi, e senza sapere che sia, perché vi furono già altrettali che credendosi di gustare liquori saporosi o
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, l'accusa, godendo poi di vederla castigata per cagion sua. Perdonate sempre, le mie ragazze, perché nel perdonare troverete sempre una gran consolazione, e
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ragazze ai fianchi, si capisce come possa diventare un pochino poeta. - A te, Usilli, canta Lellina. - Grassa e piccina... - Fior di farina... - O
alle belle ragazze. Scendevano tutt'insieme, vecchi, ragazze e donne, verso il centro del villaggio, quando videro venire in su, sbuffando, pallido come