COSTUI, come abbiamo detto, giocava e vincevasempre. Mentre distribuiva le carte al marchese Vico Spiano, colse la palla al balzo per tirare il
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. Vico di Spiano, che da qualche tempo era in rialzo di fortuna, l'aveva acquistata per farne un regalo provvisorio a Lellina, una gattina piena di
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qualche migliaio di lire, a patto però di vendere fino all'ultimo chiodo, perché un terzo era ipotecato già al marchese di Vico Spiano, un terzo era una
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andò al circolo ove di solito Vico di Spiano faceva colazione. Era anche il modo piú breve per vedere tutti i giornali della mattina. Entrando in
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di Spìano, che, entrato in quella aveva assistito al giuoco. - Bravo, Vico. Giuochiamo queste cento lire. Usilli fece tre. "U barone" fece
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sul quattrino. Non volle dire pel momento né il luogo, né il padrone del sito, e se ne andò per definire col marchese di Vico Spiano la vertenza
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Accademia della crusca
