popolato di vacche o d'agnellini che ne brucano l'erba, vi rinfrescano l'anima d'imagini care e soavi. Abbondanza, giocondità, sorriso non rallegrano
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, vi richiami, o care, il lene mormorio del ruscello, che su letto di verdura serpeggia e scorre. Fresche e cristalline ha le onde, tanto che l'occhio
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più care domestiche virtù, e quell'amore dei propri simili, che muove ad associarsi cogli sgraziati per giovarli. Si procacciava onesto guadagno coi
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Care ragazze, non gustate mai cose di sottecchi, e senza sapere che sia, perché vi furono già altrettali che credendosi di gustare liquori saporosi o
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