- E la colpa è tutta vostra! - diceva don Angelo, il trattore, dalla sua cucina. Maestro Titta, il portinaio, badava a piantar stecchi dinanzi il
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era entrata in grande amicizia. - O muffa o non muffa - rispose maestro Titta - il fatto sta che si è presentato un bel partito. - E chi è, s'è lecito
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maestro Titta a Rosa, quando il promesso era già entrato in casa. - Gli possano tornare in veleno, e a voi pure! Già, se son quelli di don Angelo, una
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Rosa a maestro Titta, mentre gli si raccomandava di procurarle un posto, perchè i suoi padroni partivano. - Come, la settimana che non c'è sabato
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personale, non può corrispondere al suo desiderio. Mi creda, etc.» Tò, questo è un libretto: «Le Campane di Corneville, operetta in tre atti del maestro
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fare quel servizio per due lire il giorno, invece di quattro, quante ne pretendeva maestro Brasi, il calabrese; ed egli che era un ragazzo onorato
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maestro Foschini. La signora Clotilde Rossi-Villa declamò poi molto bene una canzone libera: A Vittorio Alfieri, scritta per la circostanza dal signor
paterna? legherete le mani al padre: ed ecco snaturata la relazione fra padre e figlio. Se un Maestro insegna ai suoi discepoli una scienza, v' è il
snaturata la relazione fra padre e figlio. Se un Maestro insegna ai suoi discepoli una scienza, v' é il pericolo ch' essi deferendo troppo alla
potendone più, fece un animo risoluto, e disse al suo maestro di ginnastica: "Senta, signor maestro, io vorrei che lei m'insegnasse subito la scherma
sinistra della cattedra del maestro, ricorrevano due lunghissimi banchi per gli scolari. Gli scolari seduti a destra si chiamavano Romani , e quelli a
, babbo, che cosa mi ha fatto il maestro?". "Che ti ha fatto?" "Con la scusa che ho sbagliato a rispondere nell'Aritmetica, mi ha messo in penitenza
E il babbo andò davvero a trovare il maestro, e gli fece una bella lavata di capo, da ricordarsene per un pezzo: tant'è vero che quando Masino tornò
implacabile dei libri e della scuola. La mamma lo sgridava: il babbo lo rimproverava: il maestro lo puniva, i compagni di scuola lo canzonavano della sua
lo sa come m'invidierebbero! ... E il maestro? ... Scommetto che, se andassi a scuola con questo cappello, anche il maestro avrebbe un po' di
ritornarvene alla Capanna Nera. Aspettatemi là, e fra quattro o cinque giorni ci rivedremo". "Scusate, maestro", gli domandò uno di quei brutti ceffi, "avete
dirsi un buon figliuolo. A scuola non faceva miracoli, ma il maestro mostravasi contento: in casa poi era il cucco della mamma e l'occhio diritto del
affacciandosi a capo della scala, gridò con quanta ne aveva in gola: "Ehi, maestro Golasecca, se volete partire, spicciatevi, perché fra poco è giorno
Pierino. "Non lo conosci? Gli è quel gobbo rifatto in musica dal maestro Verdi ... quello che dice: La donna è mobile Col fiume a letto ... " "S'è
mio maestro di ginnastica ha promesso fra sei o sett'anni d'insegnarmi la scherma ... e quando saprò la scherma ... allora, te lo dico io, non avrò più
maestro di scuola qualche volta, specialmente nelle ore calde dell'estate, ci dice: "Ragazzi, siate buoni e non fate tanto chiasso, perché ho bisogno