! ... " "Paura io? per tua regola, a coraggio, vi rivendo quanti siete." "Canta, canta, canarino!" "Arnolfo, non offendere!" "Io non t'ho offeso." "Mi hai
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?", replicò Pipì. "Per vostra regola, a morire c'è sempre tempo." "Ma chi saranno quei ceffi affumicati?", domandò un di loro. "Ci vuol poco a
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che lei ... " "Io? ... Io per tua regola ho cavalcato certi cavalli, che tu non te li sogni nemmeno." (Si capisce bene che Gigino, parlando così
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sigaro non gli guasta l'appetito?" "Guastarmi l'appetito? a me? Per tua regola ho una salute di bronzo, e quando ho fumato un mazzo di sigari, sto
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la schiena." "Parli con me? Io per tua regola non ho tempo da perdere in tanti complimenti, e mi sbrigo subito." E senza aggiungere altre parole
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burla sgarbata?" "Se ne ho trovati, scimmiottino mio! Nel mondo, per tua regola, c'è più impertinenti che mosche." "Dite, Arabà: e quando i monelli
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orecchio, per sentire quando la mamma va a letto. Attenti, dunque, e non ci lasciamo prendere dal sonno." "Dal sonno?", disse Orazio. "Io per tua regola
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da Gilda, figliola di Rigoletto." "Io da figliola? Io per tua regola non faccio da figliola a nessuno: sono nato uomo e voglio mascherarmi da uomo
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che io non ne avrei il coraggio? ... " "Il coraggio di far che cosa?" "Di scappare e di andar subito a raccontarlo alla mamma? ... Per tua regola, io
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regola, che le mani mi cominciano a prudere... GINO ( scherzando ): Che paura che mi hai fatto!... Ora non parlo più. Scusa, Bettina: ma la cena non è
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