) emananti, in parte dalla superficie della pia, in parte dall'avventizia linfatica dei vasi, in parte ancora da una rete di trabecole connettive pure
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che egli si è prefisso di dare. Nella sostanza bianca descrive la formazione di trabecole connettive lineari, limitanti degli spazi occupati da un
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quelle dello stroma interstiziale Le figure corredanti il lavoro di Unger dimostrano ad evidenza che quelle da lui chiamate trabecole lineari, da lui
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sepimenti non sono continui nel senso verticale, vale a dire non rappresentano trabecole che dividano esattamente le fibre nervose in fasci distinti
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le trabecole che separano fascio da fascio, in parte s'intromettono tra le singole fibre, abbracciandole, ed in parte dispongonsi parallelamente alle
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