(Tebaldo entra coi Paggi, portando fiaccole. I Paggi restano nel fondo. Tebaldo s’avanza solo verso Elisabetta)
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Un boschetto chiuso. In fondo, sotto un arco di verzura, una statua con una fontana. Notte chiara.
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A destra un grande masso forma una specie di antro. Nel fondo in lontananza il palazzo reale.
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(Rodrigo appare nel fondo. Tebaldo s’avanza verso di lui, gli parla un momento a voce bassa, poi torna alla Regina)
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(Don Carlo la saluta, e, la mano sulla spada, si pone dignitosamente alla destra d’Elisabetta. Tebaldo s’inchina ed esce dal fondo)
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Una fontana; sedili di zolle; gruppi d’aranci, di pini e di lentischi. – All’orizzonte le montagne azzurre dell’Estremadura. – In fondo a destra, la
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fondo la porta interna del Chiostro. – Giardino con alti cipressi. – È l’alba.
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A destra la Chiesa, cui conduce una grande scala. A sinistra un palazzo. In fondo, altra scalinata che scende ad una piazza inferiore in mezzo alla
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Un oscuro sotterraneo, nel quale sono state gettate in fretta alcune suppellettili della Corte. In fondo cancello di ferro che separa la prigione da
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alberi. I boscaiuoli guardano la Principessa che si allontana, e riprendendo i loro utensili si mettono in cammino, e si disperdono pei sentieri del fondo).
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