condirla colla senape. La parola Beta fù sempre adoperata per indicare cosa fatua. Diogene chiamava Betæ gli uomini molli ed effeminati, e lo stesso S
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gli uomini, ma lo è anche per i pesci: « Pisces quoque, si ægrotant in piscinis, apio viridi recreantur » il che vuol dire: se ti si ammalassero i
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questa erba se ne cibavano volentieri i satiri, certi uomini, che c'erano una volta e che avevano le corna e i piedi di capra. Era detta dai Romani
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