l'uscio: - Mio marito? - Non è tornato ancora. Qui la forestiera fu ripresa dalla curiosità di sapere, alla fine, chi fosse il marito della sua amica; ma
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della sua dignità l'eludere. Fu dunque con un movimento rapido che aperse l'uscio, decisa di attraversare il salotto senza fermarsi, rispondendo
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; un uscio chiuso sei giorni alla settimana, aperto il settimo sui misteri rancidi di una camera ammobiliata; dentro a quella camera fiori freschi e
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. Nell'aprire l'uscio, una corrente d'aria le spense il lume. Dovette brancicare al buio, urtandosi contro i mobili, debole così da reggersi appena. Quand'ebbe
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cadere; e Sofia nulla vide, nulla udì, essendo balzata verso l'uscio, spalancandolo, con fracasso di imposte sbattute e di allegro vocio. Emanuele
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nella sua camera. E nella sua camera si svestiva in fretta, per entrare prontamente nella oscurità e nel silenzio. Un colpo leggero picchiato all'uscio
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tappeto. Quando Maria passava davanti all'uscio, vedeva. Emanuele, ritto, colla faccia bianca. Lo vide una, due, tre volte; poi la pupilla le divenne
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agitarsi nel vano dell'uscio il lembo di un abito color di viola. - Signora... Era in piedi, nell'attitudine rispettosa di un uomo educato quando saluta
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ginocchi e sovr'esso gli occhi immobili pieni dì lagrime. Fu bussato all'uscio timidamente. Maria si alzò. Era la cameriera che veniva a chiederle se le
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levò in piedi dignitosamente e i fanciulli tornarono ad aggrupparsi, spingendosi verso l'uscio, gridando con un rinforzo di acuti, quasi per esaurire
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passando davanti a Maria che si trovava prossima all'uscio la risalutò, fermandosi un momento, quasi aspettasse da lei una parola. Maria abbassò il capo
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