suo piacere maggiore era quello di immaginarsi che fosse veramente caduta; inventava il luogo, il come e il quando. Alfredo le avrebbe detto così e così
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dall'estasi. Una coppia moveva verso lei, Sofia ed Emanuele; Sofia la chiamava forte, battendo le mani per il piacere di averla ritrovata, assicurando che
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credere che ci amano per farci piacere; ma il piacere lo fanno a sè stessi. Sofia rimase un momento sopraffatta; poi seguendo lo slancio dei suoi pensieri
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esercizio, la pose di buon umore. Dimenticò presto le sue preoccupazioni di massaia, abbandonandosi alla gaia filosofia del piacere, lasciandosi
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piacere, allargando le narici come una giovane cavalla che fiuta il vento. La Guidobelli, enigmatica, teneva le palpebre abbassate, umettandosi
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compagna delle sue cene, delle sue partite di piacere; darsi come lui ad una amabile spensieratezza; ma questo per Maria era impossibile. Perduta ogni
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, memorie, tutto ciò scaturiva dalle note, ondeggiava nei cervellini commossi, suscitando piccoli fremiti di piacere. Una giovane vestita di bianco, con due
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. - Senza lusso - aggiunse la contessa. - Quell'odioso lusso - osservò la Guidobelli - ch'io non posso soffrire. Fa tanto piacere l'uscir di casa come ci si
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Accademia della crusca
