non ne aveva peranco cercata l'occasione, chiuso in un abbattimento che gli si rifletteva sul volto e gli allontanava la compagnia, tanto come egli
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non ammetteva replica. Sofia sul momento restò mortificata, ma raggiunta la compagnia non pensò più all'amica, mettendo tutto sul conto dei nervi. In
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vedeva sè stessa libera e felice in compagnia di Emanuele. Perchè non sarebbe fuggita con lui? Il fine della sua vita si ricongiungeva al principio
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compagnia nella nuova solitudine. Dall'esperienza della vita, dalla conoscenza degli uomini, aveva attinta una filosofica rassegnazione e attraverso questo
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sentì un palpito alla vista di quel libro, lo prese tremando; era Puschin, uno di quelli che aveva letti in compagnia di Emanuele, uno de' suoi più
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Accademia della crusca
