lettera di una sorella, l'ultimo scritto del babbo, o il ricordino di nostra madre... "Se Garibaldi dorme qualche volta nei suoi romanzi, aliquando
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sorella d'amore. - Vegli, o Speranza? - Veglio. - Finalmente le rose diedero fragranza, ma le spine sono cresciute. - Narrami la storia del tuo cuore - io
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tavola, e in un batter di ciglio fu presso alla immolata. - Sorella di amore - disse lo scienziato all'orecchio della bella - sono dolentissimo di
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? - Dunque! spieghiamo le ali ... e via! Hai tu uno zigaretto, mia buona Fidelia? - Io ne tengo dei famosi, a me regalati da Speranza, mia sorella
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stratagemmi dell'amicizia, i gentili trovati di quelle anime vergini di donna. Fidelia non aveva voluto staccarsi dalla sua sorella di amore Ella
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sai bene, sorella mia - affrettossi a dire l'Albani - che noi non abbiamo diritto di chiamarci sposi dinanzi alla società, fino a quando la nostra
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disparte: - Sorella - le disse all'orecchio; - al sacerdote e all'Immolata non è mai permesso di obliare che la vita è un sacrifizio. - No! no
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fidanzato della mia sorella d'amore! ... Venite! ... Affrettiamo gl'istanti della consolazione, perocché sulla terra i dolori sono sempre imminenti ... La
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