il desinare né la cena, per quanto io mi lambicchi nell'indovinare i suoi gusti e nel condire e cuocere le vivande. È andato quattro volte a cenare
prosa letteraria
, lunga lunga. Ha gli occhi stralunati. - Dov'è? Voglio vederlo - gridai scattando in piedi. L'ostessa mi sbirciò, e bisbigliando: - Dio, che gusti
prosa letteraria