' miei piedi; ma di contro al mio viso si apriva la grandezza dei cieli. Guardavo le nubi in faccia. Come nelle carrozze della ferrovia accade spesso di
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distrattamente in un laberinto, e gira e rigira e, se vuole uscirne, le conviene tornare indietro; finalmente accade che ella si smarrisca in uno spazio dove
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precipitarono in sala e di là in loggia. Non accade così facilmente di veder nevicare in agosto. A me, antico frequentatore di quelle Alpi, ciò era
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