dalla brezza, i verdi vivacissimi dei monti vicini, le tinte del fondo sfumate, calde, non le ricordavano più la Germania come i prati stesi davanti alla
posava sul d elicato viso un accento di capriccio altero. Portava i guanti del colore della cintura, e stringendo i cordoni verdi del timone appuntava i
riprodurvi i verdi cupi e i brillanti, le acque diafane e il mobile riverbero del sole sulle vecchie mura. Si potrebbero immaginare davanti alle sue
so come esprimere il mio concetto. Voglio dire che abbiamo bisogno di quel silenzio e riposo che si trova nei campi verdi, atto a quietare certi pens
opera finita, dentro dalle colonne austere, dal cornicione accigliato della loggia. Agli angoli le dracene sprizzavan su come getti verdi dall'enormi
sinistra per Marina. Laggiù a ponente, nubi colossali ardevano nel cielo e nel lago divisi dall'umile striscia nera dei colli; ardevano le cime verdi in
sulle chicchere a fiorami rossi e verdi, sulla zuccheriera pure a fiorami, sul bricco che traballava. Il fuoco del tramonto le batteva in viso, batteva
dritto nel fiume. Erano un delizioso poema le acque verdi e pure, un poema popolare antico, di quelli che l'ingenuo cuore umano, troppo pieno di amore e
, azzurri, e verdi. Edith avrebbe voluto ritornare indietro; l'aria le pareva umida; temeva ch e suo padre ne soffrisse. Steinegge ne rise. Quando mai
genovese. Nata in questa paludosa regione, in questo clima molle, all' ombre verdi, fra le nebbie che salgono dai prati umidi e grassi a offuscare la
scritto in poche settimane il libretto del Jago per il Verdi, ma è incontentabile dell'opera sua e il Nerone fu rifatto già tre o quattro volte da capo
spiaggia davano un saluto all'isola e chinavano lo sguardo per non turbare la sacra danza. Certo l'isola doveva essere abitata, ne' suoi cespugli verdi, nei
bei villaggi bagnati dal mare, sui cui fianchi verdi cresce la vigna del vino generoso; vedi quella montagna striata da lugubri fasce nere? È lei che
pesante assopimento dell'estate; vicino, sotto la finestra, in un tegame dove bolle lo strutto, scoppiettano e friggono certi peperoncini verdi ed
glaciali del cielo; laggiù, forse nelle bianche e verdi onde, il cui fragore rassomiglia al metro di una poesia monotona ed uniforme; al polo, forse, negli
sono le nubi; l'aria leggera, benefica e vivificante che mai non diventa troppo rude, troppo tagliente; le colline verdi, macchiate di case bianche e