. Marina andò a gittarsi sul seggiolone rimasto vuoto, vi si dondolò con le braccia incrociate, il capo appoggiato alla spalliera, le gambe
sera. È un pezzo che mi aspetta? come va?" Ella gittò sulla spalliera d'una poltrona la sua pelliccia bianca e porse a Silla una manina nuda
addietro sulla spalliera della seggiola con le mani in tasca e la testa china sul petto. L'altro afferrò rapidamente la lettera, ne lesse la
dottore si congedò. V'era un ghiaccio nella stanza: nessuno parlava forte. Nepo, curvo sulla spalliera delle poltrona di Marina, le chiedeva sottovoce
tacque un momento, si buttò indietro sulla spalliera della seggiola e si pose a giuocare frettolosamente col suo ventaglio verde, facendosi svolazzar i
sue trincee. "E che cosa si dice a Milano" esclamò a un tratto gittandosi addietro sulla spalliera della seggiola e piantando ritti sull'orlo della
stringeva nelle sue braccia! Spense in furia i lumi dello specchio, ricadde di fianco sulla poltrona e, abbracciatane la spalliera, vi fisse il viso, la
abbia pensato..." Si lasciò cadere sulla spalliera della poltrona, porgendo le labbra, facendo con la mano l'atto di chi butta via sdegnosamente una
, né gli alti canapè stretti, né le seggiole impagliate a spalliera verticale permettevano la voluttà del riposo spensierato e delle immagini vagabonde
a forza sulla spalliera della poltrona, si curvò a risponderle. "Non so nulla, non ricordo nulla. Non ho vissuto mai, mai tranne adesso. Sapevo solo
rapidamente levai a caso lo sguardo ad un finestrello mezzo nascosto nel fogliame di un melo tirato a spalliera: e mi parve di scorgervi una figura che
destra che fa di quando in quando un gesto largo e ricade, la persona abbandonata , il ventre arrotondato, la testa rovesciata sulla spalliera in atto di