diletto, né pel sublime amore dell'Arte ch'è la musa dei grandi ingegni, ma per la coscienza di un dovere ideale verso Dio, per obbedire alla vasta mano
sacerdote, a dipingere davanti a un cavalletto. Sbozzava col pennello i quadri smaglianti che dettava poi alla musa del suo purissimo canzoniere del
poco felice quello di accumulare tre lettere per un suono solo, introducendo quell'incomodissimo oeu. Ohimè! dove vado? Quo, Musa, tendis ? Nei regni