Cadenazzi. Io mi limito ad osservare che mi sarò male espresso, perchè non fui bene compreso dall'onorevole mio amico Indelli. Anzichè limitare i
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ministri foste provvidi ed umani nei rivelarci il male e proporci un rimedio. Se il rimedio non ci conviene? Credo che avrebbe torto il Ministero ad
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Ma non neghiamo il male perchè non è di nostro gusto la medicina. È un fatto che fra i lavori indicati nella tabella A, non uno, non uno solo tende
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Avranno fatto tutti male; saremo noi soli che faremo bene; cioè, solamente una parte di noi ha ragione, e tutto il mondo ha torto: ma io desidererei
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; ma credo di avervi provato la esistenza di un male che, quando è rivelato dal Governo al Parlamento, deve essere sanato. Per riepilogarmi, dovrei dire
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; Roma 45. Dunque io non voglio destare suscettibilità, e non voglio guardare se il comune è bene o male amministrato. Lasciamo andare questa questione
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Dunque, onorevole Ruspoli, dica il male, ma dica anche il bene, e in verità se a me venissero a dire che mi raddoppiano le imposte, ma che nel tempo
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Una voce. Meno male.
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Ruspoli Emanuele. Meno male che siamo d'accordo.
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, sopra delle idee, sopra un sistema di governo, non si può dire: in tanto male nessun lume di bene; questa discussione avrà prodotto un effetto utile.
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tornare prete, di dirle: "son qua tutto per Lei: parleremo, leggeremo, discuteremo... diremo male dei preti, se vuole!" Don Innocenzo aggiunse
. Dunque, nel 59 avete fatto il Vostro dovere e Vi siete battuto per l'Italia. Vostro padre..." "Signor conte!" "Oh, Voi mi conoscete molto male se potete
! Dimmi dimmi. Non c'è male queste gambe, ancora, ah?" "Eh, Eccellenza, quante sposine vorrebbero...!" "Sì, dimmi, vecia, conta su. Cani e gatti, ah
Edith. Era un triste dubbio che gli faceva male. Le nuvole grigie lo sapevano, la piova lo diceva e lo ripeteva: "Piangi, piangi, non ti ama, non ti
me, la sbagliate: se avete voglia di scherzare, scegliete male il vostro momento. Quando ho la compiacenza di domandarvi cosa vi offende in casa mia
; nel nostro caso si tratta veramente di apoplessia. Dico "assassinato" perché sono convinto che vi è nell'origine di questo male l'azione violenta
oltrepassata la soglia, quando Edith si avviò a pigliar posto nei banchi riservati alle donne, egli si pentì di aver male presunto delle sue forze. Non
pensava a questo; guardava venire avanti lentamente il giorno, la piova, le onde. Gli occhi vedevano male: si sentiva la testa grave più del piombo
, ella lo sentiva, doveva esser padrone. Ma il conte secondava poco e male i suoi desideri: non era forte in filosofia religiosa, giudicava la religione
ripulsa, poi dal volto di lei, quanto l'avesse offesa; comprese troppo tardi come in quel luogo una violenta dichiarazione d'amore potesse venir male
: andiamo male, dipende da Loro che non vada peggio." "Ma guardi!" disse il Vezza. "Pensare che stamattina era tranquillissima!" "Oh, anch'io l'ho trovata
conosciuto molti di questi letterati. Sono tutti così. Sentono l'amore ora qui ora lì come un male nervoso che non è mai serio. L'altro giorno è corso al
Edith "ho detto male? Lo sanno anche Loro, non è vero, che sono un povero parroco?" "Noi gran signori amiamo qualche volta discendere" rispose Edith
qualche cosa. Eh? Non è male. Avete scritto? L'asino... l'asino... l'asino... Dov'è quest'asino? Ah, l'asino è magro." "Der Esel ist mager
entrato in casa mia. Questa sera chiacchiereremo. Credo che non starete poi tanto male qui da non poter trattenervi ancora." "Tutt'altro" rispose Silla con
! Cosa dicevamo?" "Io? Niente." "Niente fa bene per gli occhi e fa male per la bocca. Parlate, dite su. È un'ora che parlo io. Mi fate compassione. A
tali discorsi! Ma Edith non correva pericolo. Ella non ignorava il male, viveva sicura nella propria conscia purità. Lasciò che Marina continuasse a
greco. "E lui son quarant'anni che va dimenticando di essersene occupato male" disse il professore. "Non gli dia retta. Del resto, non sono greco ma ho
, che la campagna era male condotta, senza energia, e che l'azione militare era subordinata a una azione diplomatica molto varia, molto estesa, a cui
nell'ultima sua ora, non richiesta da lui, non potendone più attendere né bene né male, a coprirlo, a difenderlo, a parlare alto per esso in un giudizio
male infilato e senza calzoni. In quel momento né lui né Silla pensarono che fosse in arnese ridicolo. Silla gli andò incontro. "Parto" diss'egli. "Parte
; si vedono troppo spesso dietro i cristalli delle pasticcerie i loro cupidi occhioni; non se ne dolgano, perché infine è un peccato che non fa male a
, e il male; si esclude la pena, la sanzione e il giudice .... È tutto una conseguenza. Quanto a me, dinanzi a questo cielo e a questi luoghi
pose una mano sulla spalla. - È vero, ho fatto male, compatiscimi. Egli era pallidissimo: la sua voce tremante rivelava l'interna battaglia degli
prudenza, se non ho male inteso. Trattasi dunque di cosa in cui è presumibile ch'egli possa dimenticarla, la prudenza? - È un affare che s'agita da un
un cartoccio. - Che cosa succede? gli chiesi. - È venuto male a Don Luigi, rispose tra un soffio e l'altro. - Seriamente? - Peuh! Così, così ..., i
ingenua, insaziabile lampeggiava nei suoi sguardi scintillanti, - l'avidità di Adamo per le tentazioni della scienza del male. Poi, quand'io avevo finito
nuocergli. Questo pensiero la disperava. Ella fargli del male? ella rovinarlo? - lo vide colpito dalle dicerie dei malevoli, dallo scandalo, dalle
formidabile. La Rosilde era affetta da un serio male di cuore che il suo tentativo di suicidio aveva aggravato. Era questa la causa della sua disperata
vuol dire esagerazione, così nel bene come nel male, nel brutto come nel bello. Svanita la fatica del corpo e l'animo riposato delle memorie del
gente capace di fare il male e tampoco di pensarlo. Egli intanto aveva preso l'abitudine di venir molto di frequente in casa nostra, ora con un pretesto
o male, disse come parlando a sè stesso; è notte alta. Ad ogni modo è giusto che tutti lo sappiano e preghino. E uscì frettolosamente da una
del signor De Boni. Visto che non riusciva per tal guisa al desiderato intento di impaurirmi mutò discorso e soggiunse: - Vedete che Don Luigi fa male
. «Quando non faceva freddo, e c'era un po' di polenta in casa, e il male dava un po' di tregua alla mamma, egli diventava subito allegro e ci faceva
l'unità più varia che ci si possa figurare; per poco che s'andasse più in là, l'unità stessa se ne andrebbe a spasso. È un bene? è un male? C'è il suo
lui che pianta il prezzemolo, fa ingiallire la maggiorana e rosicchia le radici del basilico. Se la vendita in bottega va male, se il superiore
al male, si ribellava alla morte. Non vi era sfinimento, non vi era abbattimento: le fibre non volevano morire, il corpo non voleva morire. Ma sotto
comincia ad amare. - La brezza della sera ti fa male, Tecla. Tu sei pallida come un cadavere. - Lasciami qui, te ne prego. - Tu sei triste, Tecla. A che
scarponi di cuoio grosso e le calze bucate; aveva un lungo soprabito, le cui falde svolazzavano, che gli si adattava male alla vita, alle spalle, al
bagni; in un temporale di inverno allagò la Villa del Popolo, giardino infelice, dove crescono male fiori pallidi e alberetti rachitici. Qualche cosa di