è alto. Quando si guardano pare che si vogliano mangiare. Così ci ha detto il cuoco a Momolo, perché pare che il cuoco non tenga né dall'uno né
commendatore si voltò a Silla. "Voglio andar a sentire di questo pranzo" diss'egli. "Quella bestia del cuoco che non viene a dirmi niente!" "È una cosa
, col cugino, con tutti i cugini screanzati dell'universo, trovò modo di tempestare col cuoco, fece disfare i letti apparecchiati, andò in bestia con
disuguaglianza naturale nel corpo e nell'anima. Il mio cuoco è molto più simile ad Annibale e a Scipione Africano di un gorilla, ma non è loro eguale
suo ozio annoiato, o un letterato che vuole assaggiare dei miei libri e del mio cuoco. Che diavolo, io non parlo di affari con un ospite appena
arditi. Il cuoco possedeva le informazioni della Giunta con parte della quale aveva bevuto un litro, dopo il fatto, dalla Cecchina gobba. Raccontò che in
hanno ad essere de' forestieri" disse un terzo. "Sì, c'è un giovinotto di Milano. L'ha detto il cuoco stasera alla Cecchina. Ci deve essere per aria di
per forza, la sua parte dell'azienda domestica. Marta rispose con una fila di mai più acuti. Steinegge si offerse come aiutante cuoco, promise i Klosse
umido sì ma pulito, tappezzato di pentole e di stagni e dove mancano infallibilmente ai fornelli il cuoco ed il fuoco. Ero già passato davanti a buon
tu dire al cuoco di palazzo che io conosco una vivanda di così nuova e tanto squisita fattura da meritare l'assaggio del re? - Femmina, tu sei pazza
, i pranzi lunghissimi dove nèttare s'alterna a nèttare, dove la fantasia del cuoco vince quella di un poeta e fonde nel suo crogiuolo le ricchezze di
di Corbussone, cuoco di palazzo e folle di amore per la regina cui cucinava gli intingoli; quella del Leone è il pianto di un principe napoletano