gli sussurravano intorno. Guardava giù il tetto della chiesa e ascoltava il suono confuso di canti e d'organo che ne saliva tratto tratto. Aveva un
la ingenua semplicità, non sempre volgare, dei canti usciti dalla fantasia del popolo. E, pensando che probabilmente avrebbe presto lasciato lago e
per le vie, sibilavano ai canti. Lassù in alto passavano a grandi ondate silenziose, movendo per le finestre degli abbaini biancherie pendenti dalle
jene e di leoni, il mostro spettacoloso di erudizione e di memoria, il simpaticissimo poeta dei canti della campagna, Molineri, eterno studente
boschetti escono canti malinconici d'amore e le monotone note del mandolino: il palazzo rimane cupo e sotto le sue vòlte fragoreggia l'onda marina
solecchio con la mano. Una folla borghese e provinciale assedia gli stabilimenti, scricchiolano le viottole di legno. Salgono nell'aria serena canti, suoni di