arcane a Cecilia, l'amore intravveduto negli occhi di Silla, la stretta delle sue braccia veementi, il nome sussurrato da lui quella notte, la probabilità
bagliori accesi com e occhi di spiriti nelle arcane profondità del lago lucido, la guardavano senza espressione alcuna. Subitamente le si ridestò il
nuovo spirito di vita agitasse il meccanismo del suo carcame, e l'idea, per la prima volta, avesse susurrato chi sa quali arcane sillabe all'animo suo
alla gioia comune. V'era però una nube in tanta serenità, una nube minacciosa di arcane tempeste: il contegno di don Sebastiano. Era divenuto più