, aguzzo fra due solini diritti, sopra una cravatta nera con la spilla di malachite. M eravigliò in pari tempo di non averlo riconosciuto subito; dovea
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col capo a più potere, fregandosi i ginocchi con le mani. "Com'è diventato aguzzo il mondo!" disse il più vecchio. "E noi restiamo sempre tondi
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, tre volte, abbassò il capo sulla tabacchiera, aguzzò le ciglia e afferrò la sinistra del conte. "Ohe" diss'ella "anche ladro siete?" Il conte rise e
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far dei pertugi nelle pareti; portava due baffi grigi anch'essi, folti e corti, e un pizzo quasi bianco del tutto, lunghissimo e aguzzo come un'ala di
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fasciatura che somigliava un imbuto incatramato sbucavano quasi paurosi un mento aguzzo ed un naso aquilino, tenuti insieme da una pelle color di dattero
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fazzoletto inzuppato sulla fronte, e cacciava fuori dalla cravatta il mento aguzzo ad una distanza alla quale, fino a quel giorno, non era probabilmente mai
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di meraviglia: la sua ciera volpina si aguzzò alla più viva curiosità. - Le solite ... intemperanze? sclamò tentennando il capo, benedetto uomo quel
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