fatto che tutto quello che si riferisce ai lavori ferroviari nell'interesse militare non procede come sarebbe desiderabile. Ma si dice: siete voi
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che mi si dice, quel materiale non esiste più.
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Ma l'onorevole De Renzis riconosce, e lo dice con ragione, che responsabilità vera non ci fu mai per noi soli. Non vi fu mai responsabilità
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(L'onorevole Sella dice qualche parola sotto voce all'oratore)
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«Fra gli operai del Gottardo, egli dice, s'è manifestata una malattia speciale.
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più o parlano a stento e contro voglia; non comprendono che a stento quello che si dice loro. Si direbbe che le dieci od undici ore di permanenza in
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sviluppata la malattia, di cui si parla, fra gli operai del Gottardo, sarebbero spaventevoli. Si dice che sono dal 70 all'80 per cento gli operai affetti
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Ciò che ha sollevata tutta la mia indignazione (dice questo corrispondente e l'istesso sentimento suo si prova nel ripeterne le parole) e che è
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Boselli. Troppo tardi! dice un mio carissimo amico. Pure a me sembra che debba sorgere oggi almeno una parola di protesta, la quale benchè ormai si
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Io non saprei che cosa rispondere all'onorevole Boselli, quando egli mi dice che questa malattia esisteva da qualche mese e che fu tenuta nascosta
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Si dice che vi sono dei fanciulli che sono impiegati nei lavori del Gottardo; su di ciò si dovrebbe vedere se devesi impedire che nei lavori del
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ministro dell'interno. Lo dice lei.
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riconoscere in lei il diritto di parlare, neppure per fatto personale, perchè il regolamento dice essere fatto personale solo quello per il quale venga
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quel grande Stato, contro il quale, o per premunirci dal quale, si dice che noi vagheggiamo d'occupare quel territorio.
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Si parla sovente della missione dell'Italia e si dice che la missione sua non è di far conquiste, ed è verissimo; che la sua missione non è di avere
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non sono scettici, come da alcuni si dice: sarà forse fiacco il loro sentimento religioso-cattolico, ma è forte il loro sentimento nazionale, la loro
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della rinnovazione, e questo è certamente un vantaggio. Ma poichè, come dice il proverbio, l'ottimo è molte volte nemico del buono, così abbiamo pensato
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luglio 1860 fu prescritta una generale rinnovazione delle iscrizioni ipotecaria in Toscana. Tutte le iscrizioni (dice l'articolo 1 di quella legge
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pericolo, della necessità di una rinnovazione. Orbene, quando l'onorevole ministro dice che noi con la proposta nostra potremmo costringere l'erario a
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Imperocchè quell'articolo 41 dice che si hanno da rinnovare, in capo a 15 anni, le iscrizioni di ipoteche che per le leggi anteriori erano dispensate
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Da queste date del marzo, l'onorevole Mantellini ci dice che nessuno più ha fatto rinnovazioni di ipoteche.
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E allora si dice: voi proponete così un privilegio per le provincie toscane. E io replico che ne gode anche il Piemonte.
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Accademia della crusca
