coscienza per guida delle tue azioni: essa ti fa conoscere ciò che è bene e male; ciò che è vizio o virtù; ciò che è giusto od ingiusto. Essa ti insegna a
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costituita a nazione, volse le prime cure a dirozzare le plebi, moltiplicando le scuole. Oggi, soddisfatta quell'urgente necessità, l'Italia invoca per
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talento e buon cuore; quanto poi a sodezza sembrava un ometto. Non era caso di dirgli: «fa questo, fa quello»; egli sapeva prevenire il comando. Era anzi
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vitelli sani e vigorosi, fa quel che ti dico: Nella prima settimana della loro vita làsciali colla madre; ma bada che non poppino fino a sazietà. Ingordi
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sufficiente, deve comprendere quanto serve a mantenere, ossia a conservare la vita, e quanto serve a produrre, ossia a dare quel prodotto di latte, o di
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il fienile ben provvisto, getta il foraggio nella greppia a larghe braccia: più tardi fa mangiare paglia asciutta. Vuoi fare economia del foraggio, e
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serve a mantenere la vita, e l'altra serve a formare i prodotti che si ricercano dal bestiame. Quindi lo scarso nutrimento finisce per essere
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campi, puoi a tuo bell'agio fare esercizi ginnastici senza aiuto di maestro. Avvezzandoti a lunghe camminate, a correre, a saltare, a rampicare sugli
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l'attività, ci fa pronti a ripigliare le interrotte fatiche. Il riposo è dunque necessario; e lo è non meno che il nutrimento, ed il moto. L'uomo non
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4. Trattamento delle bestie. Gli animali domestici non sono per natura viziosi e cattivi; sono anzi dotati di sentimento, e capaci di affezione. A
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5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar
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6. Lascia vivere i piccoli uccelli. Dacchè ti consiglio a trattar bene gli animali, quest'altra raccomandazione calorosa ti voglio fare: «smetti la
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Riassunto. Si è notato dapprima che il moto, e il riposo, sono due bisogni della vita, altrettanto imperiosi che il cibo. Vedesti che a dare agilità
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uomini, e fare ad essi il maggior bene che puoi. Così vuole il Signore. Dio disse a tutti gli uomini: Amatevi l'un l'altro come buoni fratelli, come
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pane. Un vecchio scivolò sul ghiaccio della strada. Paolino, che lo vide cadere, corse subito, l'aiutò a rialzarsi, gli dette il braccio, e l'accompagnò
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, come l'olio, viene a galla. Ma poi, anche non si venisse a scoprire la bugia, forse che Dio non vede nel cuore? Non lo sa la coscienza? La bugia è un
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2. Iddio creatore. Nella nostra coscienza è scritto a grandi caratteri il santo nome di Dio. E perchè? Perchè a Dio siamo debitori della vita e di
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mai al genio degli altri, pretende che tutti facciano a modo suo; è prepotente coi fratelli, con le sorelle, coi compagni; è un attaccabrighe e un
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alla bocca, i capelli dritti, la faccia rossa di fuoco. Come è brutto allora Remigio! Se si vedesse in uno specchio, n'avrebbe paura! Guai a lui se
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cattivo a guastarne cento buoni: al contrario cento buoni difficilmente riescono a correggerne uno cattivo. In un paniere di mele sane mèttine una
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spalle, che lo gettarono tramortito a terra. La lezione fu un po' dura; ma Nicola a menar le unghie sulla roba altrui se l'ha meritata. Capitò anche
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, fanciulle e ragazzi, ognuno è obbligato a lavorare secondo la propria forza. Il tuo dovere, o giovinetto, è ora quello di attendere alla scuola, di aiutare
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stato, e ci anima a continuare nella stessa vita attiva e laboriosa. Napoleone I, mentre passava a cavallo per una foresta, vide un boscaiuolo che
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21. Le conseguenze dell'ozio. Anche Tonio era un proprietario agiato e benestante; ma, per sua disgrazia, quanto a lavorare fu il rovescio della
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dunque il buon Dio che ti assista, e ti aiuti a far bene. A lui rivolgi il primo pensiero del mattino, e l'ultimo della sera; comincia i tuoi lavori col
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23. Il buon uso del tempo. Il tempo è un tesoro che non costa un soldo; ma se lo perdi, non lo puoi comprare, neppure a pagarlo un milione. Il tempo
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24. Meglio oggi che domani. Non rimettere a domani ciò che puoi fare oggi. Un buon oggi, dice il proverbio, vale due domani. Il più delle volte il
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25. Le veglie d'inverno. Non è vero che nell'inverno la terra riposi; essa lavora a preparare la nutrizione delle piante che il coltivatore le affida
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26. La costanza riesce a tutto. Sì, giovinetto: con la pazienza e la volontà si viene a capo di tutto; senza costanza tutto va male, e non s'arriva a
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, mèttivi tutta l'attenzione che puoi. Se non ti vien fatto subito a modo, non devi perderti d'animo, e dire: «È inutile, tanto non mi riesce»; continua, e
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, fuori non troverà più nulla, e lavora nell'estate, dal mattino alla sera, a far provvista di cibo. Anche le api sono bestioline giudiziose, e previdenti
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è naturale che poi si trovi a denti asciutti nell'inverno. Senti che lezione fu data a questo fannullone. Un giorno, al cominciar dell'inverno, un
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30. Un soldo. Un giorno lo zio, dandoti un soldo, ti raccomandò di metterlo nel salvadanaio. Tu invece l'hai speso, dicendo a te stesso: «Un soldo
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lire, come i piccoli ruscelli fanno i grossi fiumi. Tutto sta a mettere da parte il primo soldo: la difficoltà più grossa è nel cominciare. Il primo
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essere un galantuomo; ma ti è necessaria a farti voler bene dalle persone con cui tratti. Se sei ruvido come una grattugia, se pungi come un'istrice
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mestiere del campagnuolo non gli va a versi; c'è da sgobbar troppo; ed egli, per guadagnarsi la vita, non vorrebbe rompersi l'osso della schiena. Un
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non hanno a saper di lettera; che essi son nati per lavorare, mangiare, dormire, e poi di nuovo lavorare; che quando fossero un po' istruiti
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esatto di quel che entra ed esce, e d'ogni cosa che fa; tutto ciò, non a memoria, che facilmente dimentica le cifre piccole, ma scrivendo sopra quaderni
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mondo. Gli stranieri che vengono a visitarla, maravigliati del suo limpido cielo, del dolce clima, dell'ubertoso terreno, la dicono il giardino
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42. Tipo di galantuomo. Tu conosci Carlambrogio. Guardando la sua faccia sempre tranquilla e serena, non puoi a meno di esclamare: «Che aria di
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beni che possediamo. Se ci manca questo dono di Dio, a che giovano tutte le altre ricchezze? La vita stessa a che cosa serve a chi non è robusto e
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un'abitazione di cristiani, queste case si direbbero canili! E a farle più malsane, quasi non lo fossero già abbastanza, si aggiunge il letamaio. Questo
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, onora Dio; chi li ama, ama Dio; chi gli obbedisce, obbedisce Dio. Il Signore fece a tutti questo comandamento: «Onora il padre e la madre, se vuoi
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6. La stalla e la casa di Carlambrogio. Carlambrogio sa quanto giovi un'abitazione sana, e l'ha procurata a sè e agli animali. La sua casetta guarda
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4. Gli abiti. Vesti semplicemente, come si conviene alla tua condizione: gli abiti grossolani, rattoppati, non fan torto a nessuno. Ciò che fa
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nemanco mangiare, perchè egli vive inutilmente per gli altri e per sè. Il mestiere del coltivatore è faticoso; dà continuo lavoro a chi sente voglia di
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questi cibi non sono ugualmente nutritivi. Il pane, specialmente quel di frumento puro, o misto a segala, nutrisce molto. La polenta, il riso, le patate
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, mai all'osteria. A molti contadini non riesce di passare innanzi all'oste, senza fargli una visita. Altri non sanno andare al mercato, senza cadere
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; e poi a mangiarli, si corre pericolo di esserne avvelenati. E quante volte ciò accade! Cercando funghi, o per mangiarli, o per venderli, impara
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vasellame costa carissimo, ed espone al pericolo di restarne avvelenati. Guai a mangiare cibi, specialmente acidi o grassi, che siansi lasciati
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