animali, e per non essere costretti a fare il mucchio troppo alto. Abbia il fondo, se non lastricato, almeno in terra argillosa, ben battuta, e resa
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8. Conservazione del letame. 1. Il buon letame è quello che non è nè troppo fresco, nè troppo scomposto. Fresco, quale viene dalla stalla ha più
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sotto piccolo volume; e si sostituiscono interamente, od in parte, allo stallatico dove questo manca, e si produce in troppo scarsa misura. DOMANDE: 1
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questa, con le barboline delle sue radici, le succhia. 2. Ma l'umore succhiato dalle radici è troppo acquoso, e quindi non ancora proprio alla nutrizione
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freddissimi ripara il terreno, e i seminati. Le piante, coperte da questo mantello, sono assicurate dal freddo. «Sotto neve, pane». Ma il troppo nuoce
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luoghi bassi, purchè non troppo umidi o paludosi, il terreno è sempre migliore, che sulle montagne; e comprendi ancora perchè ordinariamente le terre dei
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scolo delle acque, giova ai terreni forti, e li risana; nuoce ai terreni leggeri, rendendoli troppo asciutti. 4. In terreni di colle bada
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l'esperienza. 2. I terreni argillosi, non troppo compatti, convengono al frumento, al trifoglio, alle fave, alle veccie, ai cavoli, in una parola alla
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una buona coltivazione, bisogna correggerli, e ridurli ad avere le condizioni accennate. Il terreno è troppo compatto? Troppo sciolto? Si aggiungono
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calcare, e di sabbia, non abbisogna di ammendamenti. Ma i terreni, nei quali prevalga troppo l'argilla, o la sabbia, o il calcare, ha le cattive
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, in conseguenza della composizione sua, e del sottosuolo, o della giacitura, è troppo umido, o troppo secco: difetti opposti, ed ugualmente contrari
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dicesi, sono impermeabili; e sai che il troppo umidore le rende fredde. Se tu le smuovi profondamente nel sottosuolo, le risani, liberandole
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senza tema di addentrarti troppo. Ma se è sottile, esamina prima il sottosuolo, per giudicare se ti convenga intaccarlo, o no; e se ti convenga
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, non si maturano, e molta semente si perde. Troppo secche induriscono, e a romperle, e quindi a sminuzzare le grosse zolle, si spreca molta forza. Il
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Tuttavia in alcuni casi la zappa fa miglior lavoro della vanga; e ciò accade in terre pietrose, o troppo compatte, o ingombre di radici, e perciò
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loro una spesa inutile, e troppo grave. A costoro tu puoi dire così: «Se a casa vostra venissero cinque, otto, o dieci persone, senza essere invitate
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, prima di metterla in forno. Avverti poi che il forno non sia eccessivamente caldo. Il pane è più saporito, se non cuoce tanto in fretta. Non farne troppo
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scodelle, o recipienti a bocca larga: Mèttilo invece in bottiglie, o vasi a collo stretto. Al troppo contatto dell'aria la crema presto si fa spessa
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naso. Poco sangue dal naso non fa punto male. Se la perdita è troppo abbondante, la arresti alzando, per alcuni minuti, le due braccia in aria
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alla capacità dei locali disponibili. Con troppi bachi in una stanza, e troppo fitti sui cannicci, o sulle tavole, si può presagire una morte quasi certa
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12.Parla poco. È un difetto comune alle giovinette quello di chiacchierare un po' troppo: ed è un brutto difetto, del quale molte volte si hanno a
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state. Non fa invidia l'operaia di città: essa non è più felice di te; essa conosce più da vicino che cosa è la miseria; il salario troppo spesso non
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26.Impara dalla formica e dall'ape. Sii previdente; fin da giovane pensa all'avvenire. Chi lavorando non pensa al domani, confida troppo nel tempo, e
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.Il riposo, e la salute si guadagnano col lavoro. 43.Ad imparare non è mai troppo tardi. 44.Povero è chi non sa far niente. 45.L'ignoranza è madre della
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, per pulirli dal troppo cerume. L'acqua fa alla pelle lo stesso bene, che fa l'aria ai polmoni. Bada alla testa: se non fai continuo uso del pettine
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necessaria per quelle che non sono troppo sane. Il sucidume nella casa, e nella stalla, oltre che un danno, è una vergogna per la gente che vi ha fatto
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, nei tronchi d'alberi infraciditi. «Rigetta i funghi troppo pesanti, duri, o spugnosi, che nascono sopra l'olivo, l'olmo, il fico, e in genere quelli
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sei ben sicura. 2°«Neppure i funghi di buona specie non mangiarli, se sono tarlati, guasti in qualsiasi modo, raccolti troppo tardi, o troppo presto
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; malmenati, diventano furiosi, e terribili. Il buon coltivatore non affatica troppo gli animali, non li maltratta mai, e tuttavia li fa obbedienti
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cura di non lasciarle troppo tempo al sole. Scegli i luoghi dove l'erba è migliore. A quando a quando loro parla, accarezzale, e non maltrattarle mai
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