innamorate si fùsero in un lunghìssimo bacio. - È amore, questo? - dimandò Forestina in uno sbàttito di voluttà, pinta la guancia di porpurea vergogna. - O
inoltrossi, che le si effuse la guancia di felice rossore: Mario! - diss'ella. Senonchè Mario, il qual si tenèa in disparte accavalciato ad un trave, senza
di echi di melodìe. - E tu avesti cuore di uccìderlo? - dimandò Forestina, avvicinàndosi il poveretto alla mòrbida guancia, quasi per ridonargli il