occhi di Forestina, l'ànimo gli riabbujò di mestizia. Alle speranze, che fanno una metà della vita, or succedeva l'altra metà, le memorie; e Gualdo, ahimè
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oblìi, e noi ritorni eternamente a vita, e a nuova forza - per i danni tuòi.» Ma, ahimè! che vale nulla parte perita se il tutto non è più quello? che
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congiunti a rifarle. Èrano quelli forse che picchiàvano, ora, i chiodi più saldi. Ma, ahimè! in quale stato si rivedèvano essi! Pochi mesi di libertà
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