l'infanzia mia, che mi risusciti l'albe svanite!... Gioie od angoscie! Se voi le dite labbra che il bacio comprime orando, tornerò vergine, robusto e blando
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festa. Misere gioie! oh datemi un giardino, picciol, ferace, per piantar maggiorana e rosmarino, e viole del pensiero; e che al mattino risvegliandomi in
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, e un lamento ne fan le lontananze... Quante, oh! quante così gioie io perdei di sogni e di speranze! Unico, Arrigo, a me resti conforto un cor d'amico
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