ripensava in faccia a quelle tele fiorite la strofa che comincia: Oro ed argento fino e cocco e Macca — Smeraldo, indico legno.....
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menzionare, si palesa il tenace studio di emulare la pittura vecchia dei veneziani, quale si vede ai dì nostri. Queste tele recenti paiono antiche. L
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sopra e 'I lume di sotto. Certo, se bastasse conoscere il modo col quale i vecchi preparavano le tele e mischiavano i colori, per avvicinarsi alla forza
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del suo ideale. Ce n’è un altro, curioso uomo e innamorato degli arcani, che mostra certe sue tele, dipinte, lo giura, come usava Tiziano. Quale è mai
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è raro che in quelle tele si cammini con fatica e si respiri a stento. Il Querena si compiace anche nel ricreare con la fantasia le vedute dei secoli
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ombre sono negre e ferrigne; ma sovente anche nelle sue tele sgorbiatesi scoprono due somme e tanto rare virtù: la verità e la vita. Uno de’ migliori
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, i suoi cavalletti, i suoi libri. Quell’anno stesso egli esponeva a Brera cinque vaste tele, frutto di tale riposo. Ora ridice di voler riposare; ma
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venditori di colori e di tele, gl’indoratori di cornici si contentano spesso delle buone promesse: la giovinezza ha un tesoretto nel futuro, e trova
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dipingendo le sue prime tele, non è bizzarro che la fama non gridi; ma un altro è da un pezzo con tanta sollecitudine richiesto di opere dal Goupil
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. Così nella sua stanza non si può vedere mai nulla. NuIla dies sine linea, ma neanche un segno perduto. Egli che ha dipinto delle tele grandissime, la
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dipingere poco ancora; ma già nelle sue tele mette sè stesso. Le sue ispirazioni vengono, si vede, dal suo bel San Gimignano, da’suoi cari colli
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, col suo piccolo sagrestano, col suo ciuco o col suo cavallo. La mattina, lo dice lui stesso, dipingeva dal vero in tele di bastante grandezza
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lui, che in quelle tele la natura fosse ritratta bene; ma oramai si conosce come la fantasia romanzesca, la quale dettava al poeta l'Ettore Fieramosca
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appresso fu il trionfo del Cremona. Le lodi gli piovvero addosso per due tele: la prima figurava un giovinotto, che col destro braccio si stringe al seno
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lagnino forte. Ci vuole infatti un certo sforzo per iscoprire il bello nelle sue tele: il disegno scompare nello sfumato, il chiaroscuro scompare nel
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molti guardatori per le tele che coprono le pareti, pochi per i marmi ed i bronzi che ingombrano il passo; ma, benché i nostri dipinti non attraggano lo
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; poi, non esigendo vastissime tele nè grossissimi marmi, si confà alle borse moderne ed alle pareti dei nostri quartierini; poi non richiede quella
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, le vacche, i cani, le bestie da pollaio: vario, vero, sempre nobile nelle grandissime e nelle piccole tele: spedito e dotto: uno de’ rarissimi che
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tele del Breton, potenti di verità coscienziosa, e sulle quali dovremo tornare più innanzi; del Gérome, che con la varia e dotta invenzione si fa
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S’è taciuto di tanti e dei buoni in questa corsa fra settecento tele colorate; ma non si ha, lode a Dio, l’ufficio di classificare, nè di premiare
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tele da vele, di rasoi o di saponetti di glicerina, non importa. E siccome mi ha detto che ... la sua famiglia starà sei mesi a Napoli ... perché una