imperlavano la fronte bianca come cera, e si osservava continuamente le manine scarne. Voleva Lorenzo sempre accanto, agitata da terribile gelosia
intrattabile -. E la mattina che la zietta Carmela, nel vestirla, sentí scottarsi da quel viso pallido e da quelle manine scarne: - La bambina ha la febbre
poltrona coi gomiti appuntati su un libro aperto a caso, la testa fra le mani scarne, pensava a colei che non lo amava, a colei ch'egli amava sempre piú
affilato; le mani scarne e bianchissime brancicavano i bracciuoli della poltrona dov'ella si disten deva con l'abbandono di persona morta; e mentre le