espressione, che bellezza di composizione, che scienza di muscoli, che miracolo d’arte! Un giovine, che non ha fatto mai niente, gli si pianta in faccia
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abitanti quanto della città materiale, che pianta sui pali di rovere, di larice, di ontano, e sente circolare intorno a sè e dentro di sè nelle viscere
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scheletro, prima di ridar loro le polpe e la vita. Così s’è risarcita di pianta una delle più rare cose dell’architettura del Rinascimento, la
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vecchio, tanto che non pare più nè roba vecchia nè nuova. E è un peccato, perchè le parti aggiunte di pianta, come le ringhiere, le porte e la vòlta
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, in un orto piantato di cavoli, in una pianta di ortiche, in quattro sassi trovare poesia; non già perchè si tormentino il cervello nel discoprirvi per
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lavoro fatto dal pittore per sè medesimo, mesto e pur dolce ricordo d’affetto. Non una figura, nè una pianta, nè un lembo di cielo: è l’angolo quieto
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Questa Milano, che in pochi anni ha visto alzarsi di pianta le sue più belle vie lì dov’erano degli orti e delle casupole, e quasi per incanto un
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Lo scultore ha voluto mostrarci il Beccaria in vesta da camera. Nella mano destra tiene la penna, nella sinistra uno scartafaccio: pianta bene; anche
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La pittura del Bianchi da Monza ci si pianta di contro senza cerimonie, si sdraia, mette una gamba sull’altra, fuma il sigaretto, non bada se ha
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alza le mani in aria con gesto di affettata e stupida maraviglia; quella si pianta, come le ciane, la sinistra al fianco; altre gettano indietro le
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, di maturazione e di decadimento. È la stessa pianta che nasce e che muore.
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maravigliosa della pianta, ch’egli educò, vennero poi a ricrearsi, ad ammirare, a meditare, a studiare le generazioni future. Dalle gemme di quell’albero
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la propria indole, o, al bisogno, se ne creano una di pianta. È impossibile, per esempio, che lo Ziem, pittore monotono, ma diverso dagli altri, veda
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al fianco. Bella donna questa Indipendenza; e pianta bene le gambe; e s’agita con ardire robusto; ed è panneggiata sulle ginocchia con pieghe
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’gravi di Enrico Gamba; il Papa Bonifazio VIII del Gastaldi, energica figura, che si pianta, pensosa, il pugno sul fronte, colorita a cera sciolta nell
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ardito; questo è smilzo, tagliente, pitocco, pauroso. Tre gradini bassi, di pianta quadrata, salgono ad uno stretto ripiano, dal cui centro si alza il
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Il bel sito per vedere la statua ed il Leone è il Ponte della Cortesia. Daniele Manin si presenta assai bene: pianta fermo e vigoroso; tiene la mano
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la pianta. L’allegria degli incendii, che si moltiplicavano in tutti i punti della città, e degli scoppii di polveriere nelle isole.. L’allegria
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Leone non la pianta in terra per alzarsi, perchè l’una ne allunga e l’altra ne accorcia? Neanche pare atto di difesa, di guardia o di sospetto. Si vede
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pensare: fa pensare ad un patto, che il guardatore si ricrei nella testa da sè stesso e di pianta tutto l’ambiente, teatro, spettatori, .canzonature
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movimenti della sfera erano obbligati a rinnovare di pianta di tanto in tanto i loro cataloghi delle Asc. Rette e delle Declinazioni.
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E dico questo relativamente agli assistenti e sorveglianti stradali veneti, i quali non ancora sono parificati, nè posti in pianta normale e stabile.
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lasciarlo soltanto accostato! ... Lei voleva cosí, per non aspettare sul pianerottolo ... Ma non si muoveva. Rimaneva lí, sdraiato, colla pianta dei piedi
sua voce che pareva uscisse dalle cieche profondità dello stomaco, stavo per dire dalla pianta dei piedi, anzi da sotterra. - Ma che cosa hai? - Oh
comignolo, quei rami verdi d'una pianta di limone che sorpassavano un tetto nuovo. E stava là lunghe ore al sole, come una lucertola, voltandosi di tanto
un affresco che rappresentava una fontana, i rami di una pianta rampichina facevano una tettoia di foglie e di ciocche di fiori color lilla, addossata
, drammatizzando le scene, inventandone di sana pianta; quasi il cronista imbecille fosse stato presente; quasi non avesse dovuto riflettere che quelle