In quei giorni Fasma era stranamente inquieta, senza ragione. - Ho un cattivo presentimento - diceva. - Deve accadermi qualche cosa di male; lo sento
, secondo te, non avremmo dovuto venirci; avevamo fatto male. Tu avevi rimorso. Eri nervosa, inquieta, malcontenta di te stessa. Io ti guardavo come colui
, all'ultimo, debba venir la suocera ad afferrarla per un braccino e a metterla fuori dell'uscio ... - Cristina tese gli orecchi, fissandolo inquieta: - Ma
dov'è? - chiesi alla fittaiuola. - È già attorno da un pezzo - rispose quella donna con aria inquieta. Entrai nella mia stanza e non so perché gli occhi