Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: creatura

Numero di risultati: 20 in 1 pagine

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Scultura e pittura d'oggi. Ricerche

266235
Boito, Camillo 3 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Bocca
  • Roma-Torino- Firenze
  • critica d'arte
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’indietro, non potrebbe alla lunga durare in quel fuggitivo equilibrio. Dalla testa ai piedi della gentile creatura scorre un brivido di voluttà virginale

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può sorridere con gli occhi. Si capisce che quella creatura è quasi fuori del creato; è circonfusa di solitudine. Non vede le forme belle e i colori

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vada sempre studiando, sempre cercando il meglio, con attenta coscienza, non pressato dall’avidità, dall’ambizione o dalla necessità, è creatura

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Racconti 1

662684
Capuana, Luigi 17 occorrenze
  • 1877
  • Salerno Editrice
  • prosa letteraria
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male, molto male; e quando uno è avvezzato male! ... A proposito. Ti ricordi di quella bella creatura veduta alla stazione la mattina della mia

; quasi l'innocente creatura, incapace di mentire, dovesse poi, occorrendo, testimoniare in favore della mamma! ... Ma stringendo al petto la figliuolina

distruzione una vita vigorosa, un'intelligenza potente. Non vorrà lei stender la mano per salvare metà d'una creatura già decisa di perdersi intiera? - Il

, sono gelosa. - Che assurdità! Di un'ombra? ... - Ah, non era un'ombra quando tu l'amavi e la baciavi e la stringevi fra le braccia! - Povera creatura

darle il ben venuto, andassimo a Santa Margherita? Oreste rovesciò indietro la testa e, serio serio, guardò negli occhi la gentile creatura che

significava quella trasformazione di Luigia, sentí una commozione mista di pietà che lo fece impallidire. Ah! La povera creatura voleva sdebitarsi a quel

propria immortalità che le impediva d'essere amata come una semplice umana creatura. E con lei maledicevano i violini, i flauti, le arpe; e con lui le

, e lo riduceva un animale. E a ogni nuova infamia di lei, si sentiva piú debole, piú vile - e piangeva, per lei. - Povera creatura! La perversione

ipocrisia di cui è capace una creatura umana raffinata dall'educazione, dirò anzi, sofisticata dalla civiltà? Eppure non scusavo la povera Silvia. Incon

involontariamente, alla distruzione di quell'innamorata creatura lo spingeva a esagerare: - Poverina! Muoia almeno contenta. - Senti - gli disse un giorno l'ammalata

tristezza piú intima, piú straziante delle altre volte, di creatura vigliaccamente abbandonata da tutti; e rimase a lungo con la fronte appoggiata ai

mistero di vita che le germogliava nel seno: - Non basta quel ch'io soffro? Dovrà soffrire anche questa creatura che verrebbe a intristirsi con me nella

parole: "se vuol restare!" erano state pronunziate in modo da significare: "Vilissima creatura! Io volevo pagarti di gratitudine; volevo darti per sempre

ignorato che la povera creatura doveva piú prestamente restarne infranta, ecco, gli si mutavano tutti in angosce, in dilaniamenti ... - Me li merito! Merito

mente e del mio cuore e mi faceva vivere piú di sensazioni che di sentimenti, proprio come una felice creatura della Grecia antica. Però in quei giorni

fare, dirò anche tanta imprevidenza, che invece di sospettare qualcosa intorno a lei, io provavo verso la b ella creatura un sentimento di rispetto e

essere chi sa a quante miglia da ogni creatura viv ente, sperduti, senza speranza di soccorso, entro un oceano di sabbia. La configurazione del

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